La zona individuata come sito di interesse comunitario (Sic) si estende per una superficie di oltre 3.740 chilometri quadrati,
L’avvistamento dei delfini è una piacevole abitudine nel Mar Mediterraneo, soprattutto quelli appartenenti alla specie dei tursiopi. Purtroppo non è infrequente anche la loro morte per spiaggiamento, decessi spesso provocati da un virus, ma anche dall’inquinamento, dalle microplastiche, dal traffico marittimo e dalla pesca illegale.
Le cose sono collegate tra loro. L’inquinamento del mare provoca infatti immunodepressione sui delfini, rendendoli più esposti a infezioni provenienti anche da agenti terrestri: salmonella, herpes, ma anche il morbillo, anche se di un ceppo diverso da quello umano. Tali virus risultano molto più aggressivi su questi animali che non hanno ancora sviluppato gli anticorpi adeguati.
Per tutelare i delfini lungo le coste italiane, la giunta regionale della Toscana ha istituito un’aerea protetta per questi animali che si chiamerà “Il mare dei delfini”. La zona individuata come sito di interesse comunitario (Sic) si estende tra i comuni di Pietrasanta e Piombino e comprende le isole di Gorgona, Capraia e le Secche della Meloria, per una superficie di oltre 3.740 chilometri quadrati, considerando che le due Isole e la Meloria, erano già state designate nel 2015. Si tratta del più grande sito nel Mediterraneo per la protezione del tursiope.