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Fiumicino, DemoS: “Il divertimento non può essere legato al consumo di alcolici”

27 gennaio 2020 | 18:37
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Fiumicino, DemoS: “Il divertimento non può essere legato al consumo di alcolici”

Fortini e Ferreri: “Il bere tra amici, spesso abusandone, non viene più percepito come una pratica irresponsabile non è più necessario bere per sentirsi parte di un insieme di amici che si diverte ma ormai è una cosa inconscia e normale”

Fiumicino – “Da un po’ di tempo nella nostra città assistiamo all’accrescere di fenomeni inerente al consumo di alcolici tra i giovani e giovanissimi. Nelle ore serali e notturne, in alcune zone della nostra città sono presenti giovani che consumano alcolici e purtroppo tra loro spesso si nota anche la presenza di minorenni”.

E’ quanto si legge in un comunicato diffuso da Maurizio Ferreri e Armando Fortini, del Gruppo Demo.S Fiumicino, che prosegue: “Non possiamo sottovalutare o rimanere indifferenti su un problema importante come questo, l’alcolismo giovanile in Italia sta assumendo sempre di più il contorno di un rito dovuto e non più quello di un fenomeno episodico per pochi individui.

La voglia di sperimentare, trasgredire, allinearsi al gruppo, questi sono solo alcuni motivi nell’analisi del tema, ma forse se ne dimentica uno fondamentale: il bere tra amici, spesso abusandone, non viene più percepito come una pratica irresponsabile non è più necessario bere per sentirsi parte di un insieme di amici che si diverte ma ormai è una cosa inconscia e normale, tollerabile anche da soli.

Secondo una ricerca dell’Istituto Mario Negri di Milano l’alcol è la terza causa di morte in Italia con 30.000 decessi ogni anno e in Europa è la prima causa di decesso per i giovani sotto i 30 anni.

Nell’ultimo Consiglio Comunale è stata approvata una mozione Demo.S scaturita non solo con lo scopo di accendere una ‘luce’ su questa tematica, ma di dare risposte attraverso il contributo di tutti, è necessario un progetto per la gioventù ancor prima di una protezione della gioventù.

La mozione che abbiamo presentato non ha una ricetta magica, ma abbiamo posto le basi, per poter mettere in atto gli strumenti necessari per coinvolgere Asl, Associazioni, Scuola, Operatori del settore per avviare programmi di prevenzione, dall’altra la politica deve essere il collante per far emergere un argomento importante e difficile, affrontare e trasmettere per tempo ai giovani un atteggiamento responsabile nei confronti delle bevande alcoliche.

Siamo convinti, che a breve riusciremo ad avviare, cosi come sta accadendo in altri comuni, grazie anche all’impegno del Consiglio Comunale sarà possibile avviare un percorso che possa portare nel nostro territorio una inversione di tendenza nel consumo di alcol da parte dei minorenni”.

(Il Faro online)