Roma, turismo culturale in picchiata. E Ostia continua a perdere visitatori
Bilancio in nero per gli scavi di Ostia con 12mila visitatori in meno rispetto al 2018. Trend negativo anche per il Colosseo e per i principali monumenti di Roma
Ostia – Il 2019 è stato un anno orribile per il turismo culturale nella Capitale: i principali monumenti e siti archeologici hanno perso visitatori rispetto all’anno prima. E Ostia non ha fatto eccezione.
A leggere i dati statistici diffusi dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, si scopre che i principali luoghi di arte e cultura di Roma hanno perso terreno in modo preoccupante da un anno all’altro. Un fenomeno che conferma la tendenza della Capitale rispetto al resto della Penisola anche come numero di posti letto nell’accoglienza alberghiera.
Perdono visitatori il Colosseo con il parco dei Fori annesso (-95.975 biglietti pari al meno 1,3%), Galleria Borghese (-36447 pari al meno 6%), il Parco archeologico di Ostia (-11936 pari al meno 3,6%) e Villa Adriana con Villa d’Este di Tivoli (-3816 pari al meno 0.5%). Al contrario sono in crescita solo Castel Sant’Angelo – più 83705 visitatori forte del cresciuto potere attrattivo di San Pietro – e le Terme di Caracalla che hanno staccato 25395 biglietti in più.
Nella speciale classifica top 30 diffusa dal Ministero, il Colosseo tiene ben saldo il primato con 7.554.544 visitatori, Castel Sant’Angelo resta sempre al quinto posto con 1.197.178 biglietti, Villa Adriana e Villa d’Este di Tivoli passano in 9 posizione con 720.188 (grazie all’unificazione del biglietto), la Galleria Borghese resta in 12ma posizione con 572.976 ospiti, Ostia Antica scala cinque posizioni piazzandosi 20ma con 322.089 accessi e le Terme di Caracalla entrano nella graduatoria in 29ma posizione con 258.486 visitatori.
IL CASO DI OSTIA ANTICA
Nonostante gli sforzi della soprintendenza che ha varato la rassegna “Eppur si espone” con la presentazione di oggetti di magazzino a tema diverso ogni mese, il Parco archeologico di Ostia continua a essere la Cenerentola dei luoghi di cultura di Roma, perdendo ogni anno visitatori. Sembra un trend inarrestabile, dunque, nonostante la bellezza del sito, il suo valore storico e l’attrattività del vicino borgo medievale con il castello di Giulio II (purtroppo visitabile un solo giorno a settimana), la Cattedrale di Sant’Aurea e l’Episcopio del Baldassarre Peruzzi.
E’ vero che se nella Top 30 Ostia Antica scala cinque posti significa che i “competitor” non se la passano poi meglio, ma sono il trend negativo da diversi anni e i valori assoluti che lasciano perplessi rispetto all’importanza storica ed al fascino del sito.
E’ evidente che a limitare fortemente il potenziale turistico di Ostia Antica è la difficoltà di collegamento. I pullman gran turismo non possono transitare sulla via del Mare e sulla via Ostiense incontrano grossi problemi. Passare dall’autostrada di Fiumicino con il tappo del Ponte della Scafa è troppo dispendioso in termini di tempo. E la Roma-Lido, unico collegamento pubblico da Roma con Ostia Antica, mostra criticità che i pendolari ben conoscono. La volontà capitolina di realizzare una linea gran turismo con un solo viaggio al giorno (leggi qui) appare come un pannicello caldo non in grado di risolvere la limitatezza dei collegamenti.