Paparazzi aggrediti a Ponza, nuovi guai per Belen e Stefano di Martino
I due potrebbero essere chiamati a rispondere di rapina aggravata e lesioni
Ponza – Non c’è pace per la coppia formata da Stefano De Martino e Belen Rodriguez. Ora che la separazione non era che un ricordo lontano e che, addirittura, si vociferava di dare un fratellino al piccolo Santiago, i due stanno per affrontare delle nuove difficoltà, stavolta di tipo legale.
Nel 2012, durante una vacanza sull’isolotto di Palmarola – appartenente al Comune di Ponza – i due aggredirono due paparazzi, finendo con l’essere accusati di esercizio arbitrario delle proprie ragioni. La situazione, però, potrebbe aggravarsi per la coppia. I due, infatti, potrebbero essere chiamati a rispondere ora di rapina aggravata e lesioni.
La decisione arriva dalla Procura di Latina, come conseguenza di nuovi dettagli sulla vicenda emersi durante le scorse udienze. Ora, se queste accuse si rivelassero fondate, la Rodriguez e De Martino corrono il rischio di finire nelle aule dei Tribunali, e non più solo davanti al giudice monocratico, come sarebbero successo con le sole accuse precedenti. Dal canto suo, il giudice monocratico ha trasmesso gli atti alla Procura, per la riqualificazione del capo d’imputazione, insieme alla richiesta di rinvio a giudizio, che, come da prassi, dovrà essere discusso nell’udienza preliminare.
La versione delle star
Ma su questa vicenda, cosa dicono i due diretti protagonisti? Secondo quanto raccontato dal ballerino e dalla showgirl, all’epoca dei fatti – 2012, il processo, invece, è iniziato a novembre del 2019 – si trovavano in vacanza a Palmarola, rilassandosi, prendendo il sole in barca, quando, da lontano, su un gommone, un paparazzo comincia a scattare delle foto.
Da qui in poi, Belen e Stefano negheranno la versione che, in seguito i due fotografi daranno prima alle Forze dell’ordine – dopo aver sporto regolare denuncia – e poi davanti al Pubblico Ministero… Ovvero, la coppia avrebbe rintracciato il paparazzo, ancora sull’isola, e lo avrebbe preso a calci e pugni, con lo scopo di farsi consegnare la macchinetta fotografica. Una volta avuta, i due l’avrebbero ridato al fotografo solo quando le foto “incriminate” erano stato prontamente cancellate.
(Il Faro online)