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“Raccogliamo un mare di plastica”: alla foce del Tevere arrivano i Seabin

30 gennaio 2020 | 12:39
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In un anno può raccogliere oltre 500 chili di spazzatura. Di Genesio Pagliuca: “La tutela dell’ambiente è un impegno che tutti dobbiamo condurre in sinergia”

Gli obiettivi del decennio

In occasione dell’inaugurazione del Seabin, Procter & Gamble ha annunciato i suoi ambiziosi obiettivi di sostenibilità ambientale per il 2030. Un piano, battezzato “Ambition 2030”, che agirà a più livelli: i brand e le abitudini di consumo, la filiera di produzione e approvvigionamento, partnership con le maggiori organizzazioni esperte in sostenibilità e il coinvolgimento dei dipendenti dell’azienda.

Tra gli obiettivi più ambiziosi c’è il 100% di imballaggi riciclabili o riutilizzabili, la riduzione del 50% di emissioni di gas serra, e l’approvvigionamento del 100% dell’elettricità da fonti rinnovabili.

Gli obiettivi di sostenibilità ambientale di Procter & Gamble giocano un ruolo fondamentale anche per il mercato e per la realtà produttiva italiani: “Dash e Lenor, due dei nostri brand più importanti – ha spiegato Faiza Lahlou – si pongono insieme l’obiettivo di ridurre la plastica dei loro imballaggi di 1.550 tonnellate all’anno già entro il 2025”. Anche i marchi di P&G per la Cura della Casa, come Swiffer, Fairy, Viakal, Mastro Lindo e Ambipur, hanno annunciato che dall’inizio del 2020 raddoppieranno la quantità di plastica riciclata nei loro imballaggi in Europa con un risparmio di plastica vergine di circa 9 mila tonnellate all’anno.

Gli stabilimenti di Gattatico (Reggio Emilia) e Pomezia (Roma)inoltre, hanno ottenuto la certificazione “Zero rifiuti in discarica”, diminuito i consumi di energia e di acqua e ridotto l’emissione di CO2.

(Il Faro online)

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