Martina Caironi in attesa del rientro dopo la squalifica doping: “Mesi difficili, ha prevalso il buon senso”
Felice che il momento buio sia passato, la campionessa paralimpica dei 100 metri commenta la decisione del Tna. Il Presidente della Fispes: “Vicenda sofferta. Felice per Martina”
Roma – Il presidente della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (Fispes) Sandrino Porru commenta così la notizia della sentenza divulgata dalla Seconda Sezione del Tna di Nado Italia (leggi qui) riguardante la squalifica di un anno ridotta a quattro mesi dell’atleta tesserata Fispes Martina Caironi per uso di una pomata cicatrizzante per ulcere al moncone: “Si chiude una vicenda molto sofferta da parte di tutti su un campo dove è veramente difficile muoversi, soprattutto laddove la salute e l’autonomia della persona con disabilità possono portare a comportamenti che, non rispettando le regole, vanno giustamente sanzionati per la loro gravità ed intenzionalità. Nel prenderne atto, non giudico in alcun modo la decisione del Tribunale Nazionale Antidoping. Dal canto federale penso che dobbiamo ulteriormente innalzare il livello di attenzione sulla materia, sostenendo al meglio gli atleti soprattutto nei loro momenti più difficili, laddove la ragione è annebbiata dallo spirito di sopravvivenza che lo star male comporta. Questa situazione i nostri atleti la vivono più spesso di quanto generalmente si pensi.
Per questo motivo siamo in dovere di formarli ed informarli sempre di più. Senza alcun giudizio verso nessuno penso che, al di là di tutta la sofferenza di questi mesi, dobbiamo essere bravi a far tesoro di questa esperienza, ciascuno per la propria parte e ruolo, affinché non si ripetano altri casi in futuro, per il bene di tutti. Non posso nascondere, infine, la contentezza di ripensare Martina in pista, augurandole di riprendere la strada che la possa portare alle Paralimpiadi di Tokyo”.
In una nota diffusa alla stampa Martina Caironi dichiara: “Ringrazio chi mi ha sostenuto e chi ha creduto in me. Sono stati mesi difficili ma ora non vedo l’ora di tornare ad allenarmi e alle gare. È stata compresa la mia buona fede e la necessità di curarmi. Hanno prevalso rispetto delle regole e buonsenso. Desidero che questa vicenda che mi ha coinvolta non si ripeta con nessun’altro”.
La data di scadenza della squalifica è determinata nel 9 marzo 2020 e tiene conto del periodo di sospensione cautelare già scontato dall’atleta.
Il Tna – Seconda Sezione così decide:
– in accoglimento della richiesta della Procura Nazionale Antidoping, dichiara sussistenti le violazioni degli artt. 2.1 e 2.2 CSA contestate alla sig.ra Martina Caironi e, ai sensi degli artt. 4.7.4.1, 4.2.2 e 4.5.2.1 CSA, infligge alla medesima la squalifica di un anno decorrente dalla data della presente decisione;
– accoglie altresì l’istanza formulata, ai sensi dell’art. 4.6.1.1 CSA, dalla sig.ra Martina Caironi e, per l’effetto, sospende nella misura di otto (8) mesi la squalifica inflitta alla medesima;
– determina nel 9 marzo 2020 la data di scadenza della squalifica, tenuto conto del periodo di sospensione cautelare già scontato.
(Il Faro on line)