Formia, al “Dono Svizzero” finalmente attiva la risonanza magnetica
Dopo 7 lunghi anni di attesa, finalmente entra in funzione la risonanza magnetica nucleare dell’ospedale di Formia.
Formia – Ci sono voluti sette lunghi di attesa, ma finalmente il giorno è giunto: al “Dono Svizzero” di Formia è ora attiva la risonanza magnetica nucleare.
A darne l’annuncio è stata proprio la Asl di Latina, che, in una nota, ha poi fatto sapere: “Ieri sono state effettuate le prime prestazioni di risonanza magnetica presso il Dono Svizzero. Le prestazioni sono state effettuate su pazienti ricoverati presso lo stesso nosocomio. Nei prossimi giorni sono già state programmate ulteriori sedute che saranno ancora finalizzate su pazienti ricoverati. Poi, nelle prossime settimane, è prevista l’apertura delle agende anche per i pazienti ambulatoriali con l’obiettivo di assicurare la piena funzionalità a partire dal mese di marzo.”
La storia del macchinario
Ma che cosa era successo al macchinario? Perché è entrato in funzione solo dopo 7 anni? Era rimasto “intrappolato” in un iter burocratico che sembrava destinato a non finire mai. Poi, finalmente, un primo passo in avanti. Lo scorso dicembre, infatti, a seguito dell’interrogazione presentata da Giuseppe Simeone – capogruppo di Fi in consiglio regionale -, era arrivato l’annuncio che la risonanza magnetica sarebbe entrata in funzione a metà gennaio (Leggi qui).
Il Pd di Formia: “Una buona notizia per la sanità comprensoriale”
Sulla vicenda, intanto, è già intervenuto il Partito democratico di Formia che, in una nota, ha fatto sapere: “Siamo felici del fatto che finalmente, dopo tanto tempo, possa partire un servizio così importante presso il DEA di Formia. Un servizio che, a quanto si apprende dall’azienda sanitaria, andrà a pieno regime a partire da marzo.
Dobbiamo dirci con franchezza che questo è solo un primo passo: come Partito Democratico di Formia rivendichiamo il grande lavoro svolto dalle amministrazioni regionali Zingaretti per rientrare dal commissariamento della sanità Laziale, impostoci dopo le devastanti gestioni delle destre in Regione.
Come non ricordare – prosegue la nota – la legge Polverini, che con le famose macroaree devastò la sanità nella nostra provincia?! Per fortuna è acqua passata: siamo consci, però, della complessità del momento e di quello che è significato per i nostri operatori e per le nostre strutture uscire dal commissariamento.”
Poi, dal Pd concludono: “È stata una stagione complessa, in cui molti servizi sono stati penalizzati e fortemente ridimensionati. Pertanto, ci aspettiamo che da ora in avanti, con una gestione oculata, si apra la fase degli investimenti. Bene la risonanza, cui deve però seguire un ampliamento dei servizi e del personale, in particolare nei settori più delicati. Uno su tutti? L’emodinamica, che deve arrivare ad essere operativa h24 nel minor tempo possibile. Insieme ai nostri rappresentanti ai vari livelli istituzionali, continueremo a lavorare affinché la sanità nel nostro territorio torni a migliorare.”
(Il Faro on line)