L'EVENTO

Ostia, Giuseppe Di Piazza al “Venezia” con “I cinque canti di Palermo”

6 febbraio 2020 | 08:05
Share0
Ostia, Giuseppe Di Piazza al “Venezia” con “I cinque canti di Palermo”

L’ex direttore di Sette e di Max, Giuseppe Di Piazza, presenta il suo ultimo libro, una storia d’amore in una Palermo insaguinata dalle stragi di mafia

Ostia – Racconta della crudeltà sanguinaria della mafia ma anche di un malavitoso dal codice morale che gli impedisce di uccidere. Giornalista da giovanissimo, Giuseppe Di Piazza narra della vita in cronaca, del desiderio di vita e di bellezza. E poi l’amore, a volte impossibile, altre salvifico.

Tutto questo e molto di più è “I cinque canti di Palermo“, l’ultimo libro scritto da Giuseppe Di Piazza per la HarperCollins Italia che verrà presentato sabato 8 febbraio dalle ore 11,00 presso lo stabilimento-ristorante “Venezia di lungomare Amerigo Vespucci 6. L’associazione culturale “Quelli che… la cultura” di Terry D’Antoni propone l’incontro con un autore tra i più interessanti del panorama letterario nazionale. A intervistare lo scrittore sarà il giornalista Giulio Mancini.

Giuseppe Di Piazza, infatti, oltre che essere il responsabile dell’edizione romana del Corriere della Sera, è stato direttore del settimanale Sette, del Corriere della Sera Magazine e di Max. Ha cominciato giovanissimo (nel 1979) la carriera giornalistica a L’Oradi Palermo. Dal 1986 al 2000 è stato a Il Messaggero, da capocronista, editorialista, caporedattore centrale. Dalla fine del 2000 approda a Milano, in Rcs. Ha pubblicato quattro romanzi e fatto diverse mostre fotografiche. Con HarperCollins ha pubblicato Malanottata, che ha vinto il Premio Cortina d’Ampezzo 2018, e Il movente della vittima.

Leo Salinas, il giornalista protagonista del romanzo, non è altri che lo stesso Di Piazza che agli inizi degli anni Ottanta si muove tra stragi di mafia e la scoperta dell’amore. Come quello, per esempio, tra il killer negato Marinello e Rosalba, innamorati divisi, come Romeo e Giulietta. Una ragazza francese, Sophie, stupenda e malinconica, che nasconde un terribile segreto. Un medico per bene con simpatie fasciste. Un malacarne buono a nulla che rapisce i suoi tre figli. Un “ladro onesto”, fratello di un mercante di uova di tonno alla Vuccirìa.

Ecco, queste sono le persone che popolano le giornate di Leo Salinas, detto “occhi di sonno”, un giovane cronista di nera che ogni sera torna a casa con le scarpe sporche di sangue umano. E tanta voglia di vita e bellezza. Perché è Palermo, sono gli anni Ottanta, è la giovinezza in una città sconvolta dalle guerre di mafia. Ma anche un luogo unico, di profumi, di chiese, cibo e mare. E donne bellissime, che come sirene promettono meraviglia e possono portare salvezza o perdizione.

Con I cinque canti di Palermo, Giuseppe Di Piazza ripresenta in una versione riveduta e corretta il suo libro di esordio, aggiungendo un fondamentale e inaspettato “quinto canto”. E, come fanno solo i grandi scrittori, trasporta il lettore in un mondo lontano e vicino, esotico e normale, in cui ogni personaggio colpisce al cuore.