D’Intino e Severini: “Bando palestre scolastiche a Fiumicino, nuovo iter ma con i vecchi vizi”
La polemica: “Bando palestre scolastiche, questa maggioranza azzera il lavoro delle Commissioni, rendendole inutili”
Fiumicino – “Per l’ennesima volta questa maggioranza azzera il lavoro delle Commissioni, rendendole inutili, dando indicazioni totalmente diverse ai dirigenti rispetto a quello che è stato il percorso di un anno di lavoro condiviso sul bando palestre scolastiche“. Lo afferma un comunicato a doppia firma, Vincenzo D’Intino (capogruppo Lega) e Roberto Severini(capogruppo Crescere Insieme).
“Stiamo parlando – prosegue la nota – del bando che riguarda l’assegnazione delle palestre delle scuole, che sta andando avanti senza aver prima deliberato il nuovo regolamento, sul quale la commissione sta lavorando da quasi un anno-
Il nuovo regolamento, nasce per dare modo ai dirigenti di redigere un bando che fosse quanto più trasparente e lineare possibile; le indicazioni di modifica del regolamento che erano erano pervenute dalla Commissione in questi mesi di lavoro. andavano a limare alcuni aspetti per dare limpidezza all’assegnazione e alla gestione dei siti.
Al momento, però, queste modifiche del regolamento sono ancora ferme – come ha spiegato il Presidente della Commissione – nel cassetto dell’assessore, e dunque i dirigenti non hanno ricevuto nessuna bozza di nuovo regolamento.
Per cui stanno predisponendo l’elaborazione di un nuovo bando, secondo quanto indicato dalla maggioranza, basandosi però sul regolamento in essere.
Dunque le indicazioni venute dalle riunioni di Commissione non sono state minimamente recepite.
E’ un modo di fare decisamente antidemocratico – conclude il comunicato – e, vista la fine che hanno fatto gli ultimi bandi pubblicati dal Comune, anche improduttivo. Maggiori garanzie e maggiori tutele rispetto alla trasparenza, eviterebbero infiniti contenziosi che bloccano il miglioramento delle attività sul territorio, ma dalla maggioranza di governo riceviamo solo una spocchiosa indifferenza. Altro che trasparenza, altro che ‘Sindaco di tutti’”.