Rischia di soffocare durante una partita di calcio, neonato salvato da un papà infermiere
Un momento drammatico con un bellissimo lieto fine, ieri, allo stadio “Delle Vittorie.” Solo grazie all’intervento del papà infermiere si è evitato il peggio.
Terracina – Un sabato mattina come tanti, fatto di sole e passione per lo sport, ieri, a Borgo Hermada, ha rischiato di trasformarsi in tragedia.
Un bimbo di pochi mesi, giunto allo stadio “Delle Vittorie” da Latina con il padre, durante la partita – un’amichevole tra Ssd Borgo Hermada e R11 Asd Simonetta -, ha avuto una crisi respiratoria. Un momento davvero drammatico, visto che il neonato era rigido e con gli occhi chiusi.
Sul clima di festa è calato così un pesante silenzio, interrotto solo dal salvatore del piccolo: Raffaele Raponi, 33 anni, infermiere di professione e dirigente calcistico per passione, che ha subito scavalcato la recinzione che lo divideva dalle tribune ed è praticamente volato fino alla postazione in cui si trovava il neonato.
D’istinto, il papà infermiere – che si trovava allo stadio anche per guardare il figlio giocare – ha preso sulle sue gambe il bimbo e ha eseguito la manovra di Heimlich pediatrico. Il piccolo non ha reagito subito, eppure, quando il suo pianto è finalmente arrivato per l’intero stadio “Delle Vittorie” è stato il suono più bello mai udito. Poco dopo, è giunta sul posto l’ambulanza, che ha soccorso, visitato e pulito le vie respiratorie del bimbo.
Alla fine, il padre del neonato – a sua volta giunto allo stadio per guardare la partita del figlio più grande – ha abbracciato Raffaele, che, con talento e lucidità, è riuscito a fare il suo lavoro in un momento così delicato, diventando, per questo, l’eroe dello stadio.
La società ospitante: “Una storia a lieto fine sul campo di Borgo Hermada”
Intanto, sulla vicenda, è già intervenuta la squadra di casa, la Ssd Borgo Hermada, che, in una nota, ha fatto sapere: “Oggi – ieri per chi legge – doveva essere solo una giornata di sport per i piccoli calciatori che si affrontavano al della Vittoria e per i genitori e parenti presenti sugli spalti, in una bella giornata soleggiata, ma ad un tratto un signore, scendendo dagli spalti con un bambino piccolo in braccio ha chiesto aiuto perché il figlioletto non stava bene.
Da lì a poco il panico generale perché il piccolo, sotto l’anno di età, non stava respirando, si era irrigidito e aveva gli occhi chiusi.
Per fortuna nell’impianto era presente Raffaele Raponi, accompagnatore della SSD Hermada che è infermiere.
Raffaele appena ha sentito che c’era un problema e serviva aiuto, da dentro il campo ha scavalcato rapidamente la recinzione alta 3 metri, ha preso il bambino ed ha iniziato a fargli la tecnica anti soffocamento. Dopo i primi colpi, il bambino ha iniziato ad espellere muco e piano piano ha iniziato a riprendere a respirare con grosse difficoltà.”
E ancora: “Sono stati attimi veramente brutti, ci sentivamo tutti impotenti ed il momento era veramente drammatico. Solo la rapidità e la preparazione di Raffaele hanno evitato il peggio.
Poi sono intervenuti i sanitari del 118 di Terracina con il medico che hanno preso in cura il piccolo e dopo lo hanno trasportato al Goretti di Latina. L’intervento è stato tempestivo, in circa 10 minuti sono arrivati al Borgo ambulanza ed auto medica. Successivamente ci hanno confermato che il problema c’è stato a causa di convulsioni dovute alla febbre alta e vie respiratorie ostruite da muco e catarro.
La SSD Hermada – conclude la nota – e sicuramente anche i familiari del piccolo ringraziano Raffaele Raponi per aver evitato una tragedia.”
In foto: Raffaele Raponi
(Il Faro on line)