Il Teatro Paone resta chiuso, l’amministrazione di Formia valuta l’acquisto
Il Comune di Formia non ha ancora rinnovato la convenzione con l’Ipab SS. Annunziata, proprietario del bene. Costi troppo elevati, tra affitto e manutenzione.
Formia – Una città di cultura, ma sempre meno culturale. Sarebbe questa la fotografia di Formia che verrebbe fuori, se, davvero, alla fine, il Teatro Remigio Paone si andrebbe ad aggiungere a quelle strutture belle si, ma spente, private di quella vita e di quella vitalità che, con i loro spettacoli, possono anche smuovere le coscienze dei cittadini.
Per questo, il fatto che il Comune non abbia ancora rinnovato la convenzione con l’Ipab SS. Annunziata, proprietario del bene, sta già scatenando diverse polemiche. La paura è quella di vedersi togliere uno degli ultimi baluardi della cultura nostrana, tra l’altro sito proprio nel cuore del centro urbano.
Ma quale sarà il futuro del Teatro Paone? È ancora presto per dirlo con certezza, ma, pare, che l’amministrazione civica, targata Villa, non sembri affatto intenzionata a “lasciare indietro” la struttura. Ne è la prova il Dup – Documento unico di programmazione 2020- 2022 – nel quale si legge: “È impegno dell’Amministrazione Comunale addivenire con Ipab SS. Annunziata e Regione Lazio ad una soluzione condivisa, sia per il recupero dell’immobile ex Di Donato e per la valorizzazione della relativa area circostante, sia per il superamento della convenzione in essere del Teatro Remigio Paone.”
Niente polvere per il Teatro, ma anche niente convenzione con l’Ipab. Un cubo di Rubik? Può darsi, ma, in realtà, il governo di Formia sta valutando la possibilità di acquistare definitivamente l’immobile, in quanto, tra i 50mila di affitto che il Comune deve al proprietario, più i 25mila per manutenzione, alla fine, economicamente parlando, potrebbe essere la scelta più salutare per le casse comunali – attualmente l’Ipab paga 50mila euro di mutuo per la struttura -.
Una possibilità già vagliata a gennaio dell’anno scorso, ma che, poi, pareva sfumata… Che sia la volta buona?
(Il Faro on line)