Coronavirus, le fake news da evitare su come proteggersi dal contagio
Bere acqua calda e stare al sole? L’infettivologa smentisce l’efficacia di questi “rimedi”
Roma – Acqua calda arma contro il coronavirus? In tempo di ansia da Covid-19 si moltiplicano, nelle chat dei genitori italiani, i messaggi di presunti esperti da Wuhan o dalla Cina che sanno tutto su questo misterioso microrganismo e regalano perle di saggezza per difendersi. Fra le soluzioni anti-coronavirus:
bere acqua calda, perché il patogeno muore a 26-27 gradi, stare al sole perché questo lo uccide (anche sui vestiti), ed evitare di bere liquidi con dentro del ghiaccio (‘amico’ del virus).
L’acqua calda? Un’assurdità
“La soluzione dell’acqua calda è un’assurdità, forse frutto dell’idea che con il caldo si tende a ridurre la diffusione di molti patogeni respiratori”, spiega all’AdnKronos Salute Susanna Esposito, presidente dell’Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici (Waidid) e professore ordinario di Pediatria all’Università di Parma, che invita a diffidare da questo tipo di informazioni.
Stare al sole? Inutile
“Stare al sole fa bene perché aumenta la sintesi di vitamina D, ma contro i coronavirus non ha effetto – precisa l’esperta – Mentre il fatto di stare all’aperto riduce, in effetti, il rischio di contagio che invece aumenta nei luoghi chiusi e affollati, ma questo per tutti i virus”. Anche il monito contro il ghiaccio non ha alcuna logica.
“Piuttosto, è bene lavare accuratamente e spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche. E ricordare che se non si hanno sintomi respiratori non ha senso indossare la mascherina. In caso contrario sì, perché si proteggono gli altri”, conclude. (fonte: AdnKronos)