Covid-19, in Italia aumentano i contagi. E il centro-sud mette in quarantena chi arriva dal nord
In aumento anche i decessi. Brusaferro: “Nessuno è immune, serve più responsabilità. I nostri comportamenti influiscono anche sulla salute di chi ci sta accanto e di chi è più fragile”
Milano – “Registriamo 133 decessi” in un giorno, “il numero complessivo è 366. I guariti sono 33 guariti in più, il numero totale è 622”. Lo annuncia il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, Angelo Borrelli.
Tra i decessi registrati oggi, “113 sono avvenuti in Lombardia, 8 in Emilia Romagna, 1 nelle Marche, 5 in Veneto, 2 in Liguria, 2 nel Lazio, 1 in Puglia e 1 in Friuli Venezia Giulia”. Nella fascia 0-49 anni è stato registrato un decesso, 1 nella fascia 50-59, 14 nella fascia 60-69, 39 nella fascia 70-79, 60 in quella 80-89. Diciotto persone decedute avevano più di 90 anni. Il numero complessivo dei pazienti positivi aumenta di 1326 unità, in totale sono 6387.
Borrelli si sofferma sulla “criticità che gli ospedali della Lombardia stanno affrontando per le terapie intensive e subintensive. Tredici pazienti sono in trasferimento in Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Liguria”.
“Parliamo sempre di pazienti piuttosto anziani, la quasi totalità sopra i 70 anni. Il 60% sono ultraottantenni. Sono pazienti caratterizzati da presenza di più patologie croniche, rispetto alla loro fascia di età hanno una mortalità più bassa rispetto ai dati cinesi con cui possiamo effettuare comparazioni”, dice Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.
Il dato “è un indicatore della capacità dell’assistenza che può garantire il nostro sistema sanitario nazionale ed è un indicatore di responsabilità: siamo chiamati a proteggere queste persone fragili per età e patologie, per prevenire un aggravamento bisogna seguire le raccomandazioni. I nostri comportamenti influiscono anche sulla salute di chi ci sta accanto e di chi è più fragile”.
Coronavirus, positivo Capo di Stato Maggiore dell’Esercito
“Oggi mi sono sottoposto al test di Coronavirus, risultando positivo. Sto bene, sono in isolamento nel mio alloggio, nel rispetto delle direttive emanate dalle autorità governative e dei protocolli sanitari previsti; in base ai quali stiamo procedendo a verificare i contatti avuti negli ultimi giorni”. Lo annuncia in una nota il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale Salvatore Farina.
“Continuerò a svolgere le mie funzioni e verrò sostituito, per le attività alle quali non posso prendere parte, dal generale Bonato. Porgo un caloroso saluto e un sentito ringraziamento alle donne e agli uomini dell’Esercito che operano per fronteggiare questa emergenza nei settori operativi, logistico e della sanità” conclude.
Le Regioni del Sud si “armano” per fermare i contagi
Quarantena per chi rientra dalle zone rosse in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana e Lazio. Di fronte all'”esodo verso il Sud” iniziato dopo le nuove misure restrittive del governo per arginare il coronavirus, sono arrivati i decreti.
Puglia
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha firmato un'”ordinanza per obbligare alla quarantena chi arriva in Puglia dalla Lombardia e dalle 11 province del nord”, scrive su Facebook. “Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti: Fermatevi e tornate indietro. Scendete alla prima stazione ferroviaria, non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l’autobus alla prossima fermata. Non portate nella vostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana scappando per prevenire l’entrata in vigore del decreto legge del Governo”.
”La mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza, comporterà le conseguenze sanzionatorie come per legge, articolo 650 codice penale, se il fatto non costituisce più grave reato”, si legge nell’ordinanza in cui si snocciolano gli obblighi “di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta o all’operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente; di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni; di osservare il divieto di spostamenti e viaggi; di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza; in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione”.
L’articolo 650 (‘Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità’) prevede che “chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 206”. Il compito di far osservare l’ordinanza è dei prefetti territorialmente competenti.
Calabria
Prima una nota, poi l’ordinanza della presidente della Regione Calabria Jole Santelli “che introduce misure straordinarie a seguito dell’evoluzione che ha avuto l’emergenza Coronavirus nelle regioni settentrionali. Un’evoluzione che ha spinto tante persone residenti al Nord a far ritorno in Calabria”.
“Come già annunciato, il documento prevede per chiunque arrivi in Calabria o vi abbia fatto ingresso negli ultimi quattordici giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, la misura della quarantena obbligatoria con sorveglianza attiva. E’ necessario comunicare questa misura al proprio medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta oppure telefonando al numero verde regionale 800-767676 o al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente, che adotterà le misure necessarie”.
I “Dipartimenti di Prevenzione – aggiunge – dovranno fornire giornalmente al Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie e al Prefetto territorialmente competente, le informazioni relative ai soggetti posti in quarantena o isolamento domiciliare con sorveglianza attiva, secondo il format appositamente definito. Le società di autolinee e Trenitalia sono tenute a comunicare l’elenco dei passeggeri provenienti dalle zone indicate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ai Dipartimenti di Prevenzione territorialmente competenti, anche tramite i sindaci. I Prefetti delle Province regionali, invece, dispongono verifiche presso le stazioni ferroviarie, aeroportuali, le stazioni delle autolinee interregionali”.
I “sindaci – prosegue Santelli -, in qualità di autorità locale di protezione civile, dovranno valutare l’apertura del Centro Operativo Comunale con l’attivazione di attività di “Assistenza alla popolazione” e “Volontariato”, dedicate alle categorie fragili e ai cittadini sottoposti a quarantena o isolamento domiciliare”. Sul “sito istituzionale della Regione Calabria – conclude – sarà a breve pubblicata una scheda censimento per il monitoraggio dei rischi da Covid-19. Dovrà essere compilata da chiunque arrivi in Calabria o vi abbia fatto ingresso negli ultimi quattordici, giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico”.
Sicilia
“Chi sbarca in Sicilia, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle zone rosse del Nord, ha il dovere di informare il medico di base e porsi in autoisolamento”. A imporlo un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Ordinanza in fase di notifica ai nove prefetti, ai questori ed ai 390 sindaci dell’Isola, in cui il governatore richiama le competenze comuni a tutte le regioni italiane e quelle previste dal comma 2 dell’articolo 31 dello Statuto siciliano che conferiscono al presidente della Regione il potere di disporre delle forze di polizia in caso di necessità.
”Se tutti manteniamo la calma e il senso di responsabilità, riusciremo a gestire e superare anche questo particolare momento. Noi siciliani abbiamo affrontato ben altre calamità e non ci arrendiamo. Ma ognuno faccia la propria parte”, ha esortato Musumeci dal suo isolamento domiciliare dove si trova da ieri per precauzione dopo il contatto avuto mercoledì a Roma con il collega Zingaretti. Al primo tampone negativo di ieri sera ne seguirà un altro tra due giorni.
Basilicata
Un’ordinanza è stata emanata anche dal presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. Coloro che tornano in Basilicata dalle zone rosse, cioè dalla Regione Lombardia e dalle Province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, è ”obbligato a mettersi in quarantena, osservando l’isolamento fiduciario, e a comunicare la propria presenza al medico di medicina generale, se si è minori al pediatra di base, o al numero verde istituito dalla Regione Basilicata 800996688”.
Agli stessi è richiesto pure ”di evitare contatti sociali, di osservare il divieto di spostamenti e viaggi e di rimanere raggiungibili per le attività di sorveglianza. Se compaiono sintomi, si deve avvertire immediatamente il medico di base, il pediatra o l’operatore di sanità pubblica territorialmente”. L’ordinanza è immediatamente esecutiva ed è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale e sul sito istituzionale della Regione Basilicata.
Campania
Obbligo di isolamento domiciliare per chi rientra in Campania dalla zona rossa. E’ quanto prevede l’ordinanza firmata dal governatore della Campania Vincenzo De Luca. L’isolamento domiciliare dovrà essere mantenuto per 14 giorni con divieto di contatti sociali. Ai concessionari di servizio di servizio di trasporto aereo, ferroviario e autostradale è fatto obbligo, si legge nell’ordinanza, “di acquisire e mettere a disposizione delle forze dell’ordine e dell’unità di crisi regionale i nominativi dei viaggiatori relativamente alle tratte provenienti da Milano o dalle province indicate nel decreto del presidente del Consiglio con destinazione aeroporti e le stazioni ferroviarie, anche dell’Alta Velocità del territorio regionale”.
Abruzzo
“La genesi del Dpcm firmato solo oggi e peraltro non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale (quindi non ancora nemmeno in vigore) sta provocando un vero e proprio esodo ”biblico” dalle regioni e dalle province elencate all’articolo 1. Già da questa notte ho dato disposizioni alla Protezione Civile di inviare squadre di volontari presso le principali stazioni ferroviarie e terminal bus per ‘intercettare’ gli arrivi da nord, distribuire il ‘decalogo’ dei comportamenti virtuosi di contenimento del virus e invitare tutti all’isolamento volontario. Dalle 3 di questa mattina i volontari stanno facendo questa opera preziosa di informazione e sensibilizzazione”.
E’ quanto dichiara il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che aggiunge: “Ma la lettura del Dpcm oggi pubblicato sul sito del Governo mostra che non esiste alcun ‘divieto’ di spostamento dalla Lombardia e dalle province elencate all’articolo 1, ma solo un invito a ‘evitare’ gli spostamenti non necessari, prevedendo infine un esplicito diritto a recarsi presso la propria ‘abitazione, domicilio e residenza’. Un testo simile, per di più diramato in bozza con ore e ore di anticipo, non poteva non provocare le conseguenze che si stanno avendo. Abbiamo il dovere di tutelare la salute dei cittadini, e per questa ragione ho dato disposizione agli uffici di predisporre un’ordinanza, che a causa del mio momentaneo impedimento reca la firma del Vice Presidente della Giunta Emanuele Imprudente, che impone la quarantena a tutti quanti rientrano in Abruzzo dalle zone elencate all’articolo 1”.
“E’ un’ordinanza di difficile applicazione e altrettanto difficile monitoraggio se non sarà accompagnata da una vasta e coscienziosa collaborazione dei diretti interessati e delle loro famiglie: per questo, rivolgo un appello accorato a tutti perché adottino misure di cautela e comportamenti rispettosi di se stessi e del prossimo. Quanti stanno ‘fuggendo’ dalle ‘zone rosse’ stanno facendo esattamente il contrario di quanto dovrebbero fare, mettendo a rischio la salute dei loro cari e dei loro concittadini. Se proprio non sono in tempo per fermarsi e tornare indietro, abbiano almeno il senso civico e la coscienza di restare a casa in isolamento per due settimane”, conclude Marsilio.
Molise
Quarantena obbligatoria di 14 giorni in Molise per chi viene dalle zone rosse. E’ quanto disposto da una nuova ordinanza emanata dalla Regione in cui si prescrive inoltre di comunicare entro due settimane la propria presenza al proprio medico, di osservare il divieto di spostamenti e viaggi e di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza.
Toscana
Quarantena obbligatoria anche per chi arriva in Toscana dalle zone rosse. Questo in estrema sintesi il contenuto di un’ordinanza cui sta lavorando la Regione e che il presidente Rossi firmerà nelle prossime ore. Per limitare al massimo la diffusione del contagio, in sintonia con il nuovo decreto del governo che istituisce misure speciali per la regione Lombardia e per le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, anche la Toscana dispone che chiunque, proveniente da queste zone, entri nella nostra regione da oggi in poi o vi sia entrato negli ultimi 14 giorni, debba mettersi in autoisolamento ed informare le autorità sanitarie.
Lazio
In una nota congiunta l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ed il vicepresidente, Daniele Leodori, comunicano che “è stata firmata l’ordinanza in merito alle ‘Misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019’. L’ordinanza impone a tutte le persone che abbiano fatto, stanno o faranno ingresso nella Regione Lazio dalle ‘zone rosse’, di comunicare tale circostanza al numero verde 800.118.800 che si coordina con il dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente in raccordo con il medico di medicina generale (Mmg) o il pediatra di libera scelta (Pls)”.
“L’ordinanza impone di osservare la permanenza domiciliare, il divieto di spostamenti e viaggi e di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza fino alla valutazione a cura del dipartimento di prevenzione. È disposta inoltre la sospensione delle attività fino a nuove disposizioni di piscine, palestre e centri benessere. L’ordinanza è emessa nel rispetto dei ruoli istituzionali”.
Coronavirus, Speranza: “Crisi senza precedenti”
“Voglio continuare a credere che questo sia un grande Paese, che si ritrova di fronte ad una situazione di effettiva difficoltà e di serietà. Inedita rispetto al passato. E’ un fatto completamente nuovo, non è mai accaduto prima, a livello globale. Ci troviamo ad affrontare una crisi che, sinceramente, è senza precedenti. Penso che il Paese abbia la forza e l’energia per andare avanti”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo a Lucia Annunziata durante la trasmissione ‘In mezz’ora’, su Rai Tre.
“Abbiamo bisogno di un patto vero con le persone. I comportamenti virtuosi di ciascuno sono decisivi. I decreti non bastano. Tutto quello che stiamo facendo è sicuramente utile e importante. Ma senza una scelta di natura individuale, senza comportamenti corretti da parte di ciascuno, la battaglia diventerà sempre più complicata da giocare”, ha aggiunto.
“La blindatura delle prime zone rosse è sostanzialmente superata. Anche perché la situazione epidemiologica è cambiata”, ha detto soffermandosi sui provvedimenti appena varati. “Queste decisioni che stiamo assumendo sono ispirate dai nostri scienziati – ha ricordato – Il messaggio di fondo che diamo è molto netto all’opinione pubblica: questo virus non è uno scherzo. E’ una questione seria, che mette a dura prova le nostre strutture sanitarie, che stiamo provando a rinforzare” anche con atti presi nelle scorse ore. Ma l’obiettivo è quello di “contenerne la diffusione, e dunque atteggiamenti consoni e il rispetto di queste norme” è importante.
(Il Faro online)