il fatto |
Interni
/

Coronavirus e imprese in crisi, il decreto “Salva economia” allo studio del Governo

11 marzo 2020 | 09:44
Share0
Coronavirus e imprese in crisi, il decreto “Salva economia” allo studio del Governo

Punto per punto le ipotesi (per adesso). Entro oggi, al massimo domani, dovrebbe essere varato il Decreto.

Roma – Il problema di un’Italia che si ferma è quello economico. La necessità di preservare la salute è prioritaria, ma anche mantenere il tessurto economico è importante, perché se saltasse il sistema sociale e imprenditoriale sarebbe comunque un dramma. Per questo il Governo sta pensando ad interventi su questo fronte: dalle misure per gli autonomi alle famiglie, dallo stop ai mutui delle imprese alla Cig per le mini-aziende: è in arrivo il decreto ‘salva-economia’ del governo, atteso per oggi in Consiglio dei ministri ma potrebbe slittare anche a domani. Il valore degli interventi dovrebbe ammontare a circa 10 miliardi di euro.

Questi gli interventi attesi. Non sono ancora ufficiali – lo ripetiamo – ma sono le linee guida sulle quali si sta muovendo Palazzo Chigi-

MUTUI FAMIGLIE

Sul fronte famiglia è atteso tutto un ventaglio di misure. In primis, la moratoria di 18 mesi sui pagamenti delle rate del mutuo sulla prima casa per chi perde il lavoro o è impossibilitato a lavorare a causa del coronavirus. Attesi anche dei paletti legati alla soglia di reddito familiare. Possibile anche una semplificazione
della legge Gasparrini per la sospensione del mutuo ai cassaintegrati.

BABY SITTER E CONGEDI

Tra gli interventi dovrebbero vedere luce anche una serie di aiuti per la cura dei figli di età inferiore ai 12 anni rimasti a casa per le scuole chiuse: il voucher baby sitter (ma può essere usato anche per le badanti) da 600 euro o, in alternativa, il congedo parentale straordinario di 15 giorni, con indennità ad almeno
il 30% o da stabilire in base al reddito, del quale possono usufruire quindi anche i papà.

IMPRESE

Per le imprese il governo ha annunciato una moratoria sui mutui per le aziende colpite dagli effetti economici del Codiv-19 sotto l’ombrello di una garanza pubblica. Tra le misure attese anche tutta una serie diretti e indiretti per le imprese del settore dei trasporti, logistica, cultura e traffico aereo. Dovrebbe essere introdotto il credito d’imposta per le aziende che hanno perso almeno il 25% del fatturato. In arrivo anche un potenziamento del Fondo centrale di garanzia per le pmi e un rafforzamento di Confidi, il fondo di sostegno per le aziende sul territorio.

LAVORO, OPERAZIONE AMMORTIZZATORI

E’ atteso con il dl un pacchetto di ammortizzatori sociali con l’estensione e e il potenziamento della Cassa d’integrazione in deroga per i settori esclusi da quella ordinaria. E tra queste dovrebbe arrivare la Cig in deroga anche per le mini-imprese, 1-5 dipendenti. Potenziamento del fondo per
l’integrazione salariale per quelle da 5 a 15 dipendenti.

Sul fronte AUTONOMI il governo ha preannunciato una moratoria fiscale e contributiva.

FISCO

Sul versante fiscale, non è esclusa la sospensione delle rate della rottamazione-ter e del cosiddetto ‘saldo e stralcio’ per chi è in difficoltà economica a causa del coronavirus.

Solo ipotesi di lavoro, per adesso, ma concrete. Entro oggi, al massimo domani, dovrebbe essere varato il Decreto. A Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri è chiamato ad aggiornare la relazione che autorizza lo scostamento dl deficit approvata giovedì scorso. Il testo, infatti, che verrà votato dal Parlamento nel pomeriggio,
prevedeva uno scostamento di 6,35 miliardi, pari al 2,5 circ di deficit, per liberare risorse per 7,5 miliardi. Ma il governo è decisoora ad alzare l’asticella.

Nel pomeriggio di ieri l’idea era portare il deficit dal 2,2 al 2,8, pari a 11 miliardi. Ma nella tarda serata di ieri ancora si ragionava su quanta flessibilità chiedere all’Europa, Rumors sostengono che l’esecutivo potrebbe attestare il margine aggiuntivo di sforamento attorno al 3%. Il DL con le misure per contrastare l’emergenza Coronavirus non dovrebbe invece ottenere il via libera nella riunione di questa mattina, poiché la legge prevede che prima ci sia l’approvazione della Relazione sullo scostamento da parte del Parlamento.

Foto composta con il contributo di Gerd Altmann e Mohamed Hassan (Pixabay)