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Coronavirus, il mondo dello sport mondiale ha (finalmente) capito. Tutto fermo, con qualche rara eccezione

14 marzo 2020 | 18:50
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Coronavirus, il mondo dello sport mondiale ha (finalmente) capito. Tutto fermo, con qualche rara eccezione

In Italia non ci sono più eccezioni, torneo dopo torneo ha sospeso ogni attività

Tutto fermo, con qualche rara eccezione. Il mondo dello sport ha (finalmente) capito che la battaglia con il coronavirus non è una barzelletta e così, torneo dopo torneo, ha sospeso ogni attività.

In Italia non ci sono più eccezioni. Si erano fermati per primi i campionati dei dilettanti/semiprofessionisti, poi anche il calcio di serie A, dopo aver recuperato un turno a porte chiuse, si è dovuto arrendere.

Non hanno fatto altrettanto, almeno inizialmente, tutti gli altri: dalla Premier League alla Bundesliga per finire con le coppe europee.

Quasi contestualmente anche i tornei Pro degli Stati Uniti hanno sospeso il gioco come NBA (basket) ed NHL (hockey ghiaccio) oppure, come le MLB (baseball), hanno posticipato l’inizio del campionato.

Clamoroso il caso di Rudy Gobert, giocatore degli Utah Jazz della NBA, risultato positivo al coronavirus dopo averlo di fatto “sbeffeggiato”, toccando con le mani tutti i microfoni presenti alla conferenza stampa che ha preceduto il tampone.

Si sono piegati al Covid 19 anche sport che, per motivi di denaro, hanno atteso fino all’ultimo pur di poter giocare e/o partire.

Il Player Championship di golf in Florida ha chiuso dopo il primo giro e il Master di Augusta, primo evento del Grande Slam è già stato rinviato a data da destinarsi.

Nessun via per la Formula 1. Tutti pronti a Melbourne in Australia per il primo Gran Premio, fino alla positività all’interno del Team Mc Laren che ha portato allo stop. E senza saper quando si potrà iniziare.

Rinviate anche le qualificazioni olimpiche di una serie impressionante di sport. Noi eravamo particolarmente interessati alla pallanuoto femminile che aveva la possibilità di giocarsi il posto per Tokyo nella piscina amica di Trieste.

Insomma, tra chi ha accettato di fermarsi e chi, suo malgrado, ha dovuto farlo, quasi tutto lo sport mondiale è fermo.

Quasi tutto perché, per esempio, il biathlon ha chiuso proprio oggi la stagione di Coppa del Mondo femminile, con Dorothea Wierer che ha confermato il successo della passata stagione, così come aveva fatto ieri, nello snowboard cross, Michela Moioli.

Tra chi va avanti ci sono sia campionati di calcio Russia, Ucraina e Turchia,  che altri eventi che si tengono dove il coronavirus non è, almeno per ora, un serio problema.

Così in Messico non si ferma il mondiale di Rally, in Sudafrica il campionato di rugby locale e in Australia la serie di criket tra i padroni di casa e la Nuova Zelanda.

Anche il pugilato, a Londra, ha deciso di andare avanti con le qualificazioni olimpiche. Lunedì però la Gran Bretagna potrebbe fermare tutto lo sport senza eccezioni.

E le Olimpiadi? Tokyo 2020 è ancora lontana e, in Giappone, non hanno nessuna intenzione di mettere in discussione la data d’inizio della manifestazione. Tutti sperano che gli organizzatori possano avere ragione e che per l’estate il coronavirus sia solo un brutto ricordo.

(Il Faro online)