Decreto Cura Italia: nel dettaglio le misure per imprese, lavoratori e famiglie

Pag.1-Lavoro dipendente privato; Pag.2-Lavoro autonomo; Pag.3-Fondo solidarietà; Pag.4-Misure fiscali
Ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di contenere gli effetti negativi che l’emergenza epidemiologica COVID-19 sta producendo sul tessuto socio-economico nazionale, il Governo ha introdotto una serie di provvedimenti con il decreto Cura Italia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 70 del 17.03.2020.
Il decreto Cura Italia prevede le misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19
Per il Fisco è prevista una serie di sospensioni relative ai termini di pagamento di entrate tributarie in favore di persone fisiche e non, localizzate sull’intero territorio nazionale.
Tra i principali interventi per il lavoro è prevista l’estensione della cassa integrazione a tutti i settori produttivi su tutto il territorio nazionale, nuovi congedi e indennità per i lavoratori dipendenti e autonomi costretti ad assentarsi per assistere i figli a casa da scuola e contributi per i liberi professionisti titolari di partita IVA.
Per le PMI è previsto il rifinanziamento, ampliamento e potenziamento del Fondo di garanzia, il sostegno all’export e all’internazionalizzazione, nonché una moratoria straordinaria per le per sospendere il pagamento delle rate di mutui e finanziamenti.
Vediamo nel dettaglio le principali disposizioni
Lavoro dipendente nel settore privato
I datori di lavoro che riducono o sospendono l’attività lavorativa a causa del Covid-19 possono presentare domanda per la concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o di accesso all’assegno ordinario con causale “emergenza covid-19”, dal 23/02/20 per un massimo di nove settimane. Tale domanda deve essere presentata entro la fine del quarto mese successivo a quello dell’inizio del periodo di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa
Dal 5 marzo, per un periodo continuativo o frazionato (massimo 15 giorni), i genitori, lavoratori dipendenti settore privato, con figli fino a 12 anni, hanno diritto ad un congedo parentale per il quale è riconosciuta indennità pari al 50% della retribuzione. Tale diritto è riconosciuto ad entrambi i genitori per un totale complessivo di 15 giorni. Provvedimenti specifici sono previsti in caso di figli con disabilità.
Per dipendenti del settore privato che hanno figli tra 12 e 16 anni, in determinate condizioni possono astenersi dal lavoro per il periodo di sospensione dei servizi educativi e didattici. Non e’ previsto alcuna indennità o contribuzione. al contrario c’è divieto di licenziamento.
Previsto anche un bonus baby sitter di massimo 600,00 euro (1.000,00 euro per il personale del Ssn e delle Forze dell’Ordine) erogato mediante libretto di famiglia. L’Inps precisa che “le procedure e la domanda per il bonus baby sitter sono in fase di avvio”
I permessi della legge 104 sono aumentati fino a 12 giornate usufruibili fino ad aprile.
Per tutti i titolari di lavoro dipendente con un reddito complessivamente non superiore a 40 mila euro è previsto un premio per il mese di marzo pari a 100,00 euro da rapportare al numero di giorni svolti nella propria sede di lavoro (che non hanno avuto modo di usufruire dello smart working).
Dott. Marco Belli, Commercialista – Top Consulting srl – Email mailtop@libero.it – facebook.com/topconsultingsrl2020/ – sito internet www.top-consulting.it
(Il Faro online)