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La Yoshokan su Zoom: lezioni virtuali di arti marziali per vincere il coronavirus

21 marzo 2020 | 06:00
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La Yoshokan su Zoom: lezioni virtuali di arti marziali per vincere il coronavirus

Ogni giorno continuano a svolgersi le lezioni del dojo del X Municipio. Ogni iscritto partecipa con una propria finestra virtuale da casa

Roma – Ciò che colpisce non è il fatto che il karate non si fermi in questi giorni complicati, ma che tutti stiano uniti e insieme, nonostante l’emergenza del coronavirus. Grande invenzione la tecnologia se ha il potere di migliorare la vita delle persone e di unirle.

Tablet, computer da scrivania e cellulari. Mezzi molto preziosi nel 2020 e tramite l’App Zoom tutto diventa possibile (da scaricare su Play Store). Con la palestra chiusa, nelle sue tre sedi del X Municipio, l’Asd Yoshokan prosegue le sue lezioni di arti marziali e degli sport da combattimento. Aikido, karate, tra le altre. Anche ginnastica posturale e lotta. Lezioni aperte a tutti. Sono direttamente i maestri a coordinare dai salotti di casa movimenti e tecniche. Pomeriggi intensi per i guerrieri della Yoshokan, che iniziano alle 16,00. Appuntamenti importanti per scandire le giornate e restare il più possibile attaccati alla normalità. E’ chiuso il dojo di Ostia in ottemperanza a quanto indicato dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Per il karate è il Maestro Massimo Di Luigi ad insegnare. E allievi, con bambini e adulti, tra i quali gli istruttori Augusto Sambucioni, Luca Proietti e Manuele Iacobucci indossano il karategi riposto nell’armardio con malinconia, temendo di rivederlo tardi tardissimo, e ognuno con i propri dispositivi tecnologici proseguono le loro vite. Sono questi i valori che lo sport insegna. Si può piegare l’uomo per la paura, la malattia o l’ostacolo più insormontabile, ma non si spezza. E quei movimenti e tecniche esibiti dalla Yoshokan via internet, unendosi in una lezione telematica espressa dalle diverse finestre virtuali collegate, di chi fino a poco tempo fa si incontrava in palestra quotidianamente, sono un segno forte di reazione. Un amore per la vita che non si ferma. Un forte kizami di speranza che abbatterà il buio:”Questo deve essere un momento in cui facciamo meglio delle cose – ha detto Di Luigi via internet alla classe virtuale – che normalmente non ci vengono bene. Siamo riposati a casa nostra. Dobbiamo impegnarci di più. Cerchiamo di creare qualcosa di costruttivo, nella nostra comunità della Yoshokan. State a casa e uniti“.

Contro la solitudine, il malessere psicofisico e il pensiero che cattura la mente, in questi giorni difficili. Seguire la lezione tutti insieme rappresenta un ombrello gigante per ripararsi dalla pioggia. E quasi si sente provenire il profumo del tatami solitario dagli schermi tecnologici. Esso è fermo in questi giorni. Ma accoglie il battito del cuore dei guerrieri della Yoshokan, anche da lontano, che non si fermano. Tutti insieme via internet.

Si sta attualmente organizzando il resto del programma e nei prossimi giorni si amplierà il palinsesto delle lezioni anche nella prossima settimana. Un modello per le palestre, di tutta Italia. Niente ferma il cuore di un atleta. Se vuole andare, lottare e  vincere. E la Yoshokan la spazza via in questo modo la paura del coronavirus. Mantenendo concentrati i suoi guerrieri su una abitudine quotidiana che non deve arrendersi.

(Il Faro on line)