Coronavirus, a Fondi caos sul destino del reparto di ostetricia durante l’emergenza
Maschietto: “L’emergenza Coronavirus non deve in alcun modo determinare il ridimensionamento dei servizi attualmente in essere all’ospedale di Fondi.”
Fondi – In questi giorni di emergenza sanitaria, la comunicazione è veloce, a tratti velocissima, ma a volte non fa che aumentare i dubbi e le paure. A volte crea discrepanze tra gli stessi Enti preposti per la tutela della salute pubblica. Come è successo per il San Giovanni di Dio, l’ospedale della città di Fondi. Più in particolare, per il reparto di ostetricia e ginecologia.
Con una nota, l’Asl di Latina (dopo averlo comunicato anche al Prefetto) aveva deciso di chiudere il reparto, rendendo disponibile una equipe specializzata, che si sarebbe recata a casa delle partorienti e da lì decidere in quale ospedale indirizzarle, cercando di utilizzare maggiormente il nosocomio di Formia e attivando un ambulatorio a Terracina, in modo da evitare ulteriori possibili contagi, ma anche da ridurre l’afflusso di donne provenienti da Comuni limitrofi al San Giovanni di Dio.
Poi però un passo indietro. La Asl pontina ha infatti deciso di ritirare il provvedimento in autotutela. Il direttore generale, Giorgio Casati, in una nota inviata al Prefetto e al Vicesindaco di Fondi avrebbe motivato le sue ragioni parlando della necessità di fare ulteriori valutazioni e di concordare con lo stesso Vicesindaco “le possibili strategie da attuare allo scopo di ridurre il rischio di contagio al di fuori dei confini del Comune di Fondi”.
Voci di corridoio parlando di un pressing politico giunto a Casati da alcuni volti noti della politica fondana. Ma un dubbio su tutti resta: cos’è meglio per la salute della comunità di Fondi?
I chiarimenti del vicesindaco Maschietto
Intanto, sulla vicenda è già intervenuto Beniamino Maschietto, vicesindaco facente funzioni di Fondi, che ha reso noto di aver trasmesso una nota all’attenzione della Regione Lazio, nelle persone del Presidente Zingaretti, del Vice Presidente Leodori, dell’Assessore alla Sanità D’Amato, e al Direttore Generale della ASL di Latina, proprio per discutere della disposizione presa, in un primo momento dalla Asl. Disposizione che Maschietto definisce “assolutamente non condivisa dal Comune.”
Maschietto ha rimarcato le oggettive difficoltà con cui l’Azienda Sanitaria sta gestendo, fin dalle prime fasi, l’emergenza in corso, evidenziando come la disposizione, adottata e poi revocata, testimoni “l’urgenza da parte della Regione Lazio di una programmazione di azioni concrete ed efficaci per meglio affrontare il livello di detta emergenza ed il livello di organizzazione dell’offerta sanitaria, destinando al territorio adeguate risorse umane ed economiche.”
Il Vicesindaco ha rimarcato l’assoluta contrarietà alla suddetta ipotesi di riorganizzazione o a qualsiasi altra che veda dirottati su altri presidi i servizi del nosocomio fondano. La Regione, secondo lui, non può affrontare questa emergenza pensando di spostare medici e attrezzature da un ospedale ad un altro, come ha già fatto con i letti del reparto di Chirurgia per allestire il reparto di malattie infettive di Gaeta. Così come non è pensabile il trasferimento di pazienti ricoverati a Fondi verso altre strutture, dove vi sono pazienti positivi al Covid-19 e pertanto sussistono maggiori rischi di contagio.
La disposizione di seri sera, con la motivazione di voler riorganizzare il nostro nosocomio, ha sottolineato il Vicesindaco, è risultato invece essere “l’ennesimo provvedimento con cui in maniera disarticolata e impropria si è ridimensionata l’offerta sanitaria del San Giovanni di Dio, senza alcuna prospettiva su una sua possibile riconversione anche in prospettiva dell’emergenza Covid-19.”
E ancora: Maschietto precisa come l’emergenza in corso non debba in alcun modo determinare il ridimensionamento dei servizi attualmente in essere, ma al contrario, in ragione dell’attenzione sanitaria dedicata alla città di Fondi, gli stessi debbano essere potenziatati e implementati per meglio rispondere al momento emergenziale.
Rimarcando la funzione strategica dell’ospedale di Fondi nella rete provinciale, Maschietto ha chiesto alla Regione Lazio di mettere a disposizione dell’ospedale di Fondi personale medico e infermieristico, nonché attrezzature che consentano sia di affrontare l’emergenza in corso che offrire le prestazioni ordinarie per le quali l’ospedale di Fondi è stata individuato quale presidio nella rete provinciale.
Le proposte dell’amministrazioni di Fondi
Infine, il vicesindaco Maschietto rende noto quali siano le proposte dell’Amministrazione di Fondi: potenziamento del Pronto Soccorso e di tutti i servizi annessi e di supporto, quali laboratorio analisi, diagnostica per immagini, cardiologia; potenziamento dei percorsi di sicurezza del San Giovanni di Dio, con particolare riferimento al reparto di Ostetricia-Ginecologia.
Utilizzare il blocco operatorio per le attività chirurgiche urgenti, per le quali attualmente ci si sta avvalendo di struttura privata e decongestionare, quindi, le strutture di Formia e Latina; provvedere al ripristino dei 4 posti di terapia intensiva e valutare la conversione del reparto di medicina in reparto di osservazione di pazienti positivi impossibilitati all’isolamento domiciliare o con primi sintomi da Covid-19.
(Il Faro on line)