Coronavirus, le tesi del complottista secondo il comico Fabio Avaro
Ilarità del comico di Ostia Fabio Avaro che con #velodoioilcomplotto si mette nei panni dell’agente segreto per svelare i vari aspetti del “complotto” legato alla lotta al coronavirus
Ostia – Il tormentone del “complotto” collegato al coronavirus e alle varie modalità adottate dal Governo per combatterlo diventa una striscia comica di Fabio Avaro, #velodoioilcomplotto. E nel primo episodio ad essere presi di mira sono i sostenitori dei retroscena legati al continuo cambiamento del modulo delle autocertificazioni.
Celato sotto una parrucca sormontata da berretto mimetico e dietro un grosso paio d’occhiali da sole e nascosto nello sgabuzzino di casa: è così che Fabio Avaro svela i segreti degli “interessi” inconfessabili che animano la lotta al coronavirus. Ovviamente è un siparietto ironico, che prende in giro tutti coloro che credono che dietro ogni comportamento del Governo e delle autorità, ci siano verità negate, operazioni occulte, economie illegali. E, per il primo appuntamento di quella che si preannuncia una serie legata al tormentone, nel mirino vengono messi quanti criticano la pubblicazione dell’ennesimo modulo di autocertificazione necessaria per le uscite dall’isolamento domiciliare.
Per seguire la striscia quotidiana de #velodoioilcomplotto basta iscriversi al canale YouTube di Fabio Avaro (clicca qui).
Fabio Avaro, 48 anni, ostiense doc, è un attore apprezzato dal pubblico teatrale, televisivo e cinematografico. Già protagonista, insieme con Gabriele Pignotta, di “Colpi di fulmine” (2012, Neri Parenti) e di “Ti sposo ma non troppo” (2013, Gabriele Pignotta), ha all’attivo la recitazione in tre spot pubblicitari, un episodio della fiction “Un medico in famiglia” e decine di commedie teatrali. Tra queste anche “Storie bastarde” tratta dall’omonimo libro di Davide Desario (leggi qui). Nel 2018 fu protagonista di un controverso spot per rilanciare l’immagine turistica di Ostia (leggi qui).