Spadafora e gli Enti di Promozione Sportiva: le proposte della Opes al ministro

Una serie di punti importanti sono stati posti all’attenzione del Ministro. Perissa: “Soldi insufficienti per affrontare la crisi”
Roma – E’ avvenuto l’incontro tra il ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, e i rappresentanti degli Enti di Promozione Sportiva.
L’incontro, estremamente costruttivo, è risultato utile per presentare al Governo e alle Istituzioni una serie di istanze per affrontare il presente e programmare il futuro dell’associazionismo sportivo.
Così il presidente nazionale di OPES (Organizzazione per l’Educazione allo Sport) Marco Perissa al termine dell’incontro:
“Le proposte che abbiamo avanzato al Ministro sono state ispirate da un semplice paradigma: purtroppo, le risorse di cui l’Italia dispone per affrontare la crisi sono insufficienti. Dato che non ci sono i soldi per aiutare tutti, utilizziamoli per aiutare i più fragili ma diamo agli altri almeno il tempo di risollevarsi. Per questo motivo, abbiamo proposto al Ministro:
– sospensione dei canoni di concessione pubblica fino al 31 dicembre e piano di rientro compreso tra 12 e 18 mesi;
– sospensione dei canoni di locazione privata fino al 31 dicembre e possibilità di rientro tra 12 e 18 mesi;
– sospensione e ricalcolo dell’IMU 2019 per i proprietari di impianti sportivi e possibilità di rateizzazione tra 12 e 18 mesi, a partire da gennaio 2021;
– sospensione delle tasse e delle bollette fino al 31 dicembre e possibilità di rateizzazione da gennaio 2021;
– prolungamento della cassa integrazione fino a settembre per tutte le Associazioni che interrompono l’attività a giugno;
– aumento del contributo una tantum ad 800,00 € con integrazione del fondo per marzo e attivazione del fondo per aprile;
– rimborso una tantum per associazioni che accudiscono animali;
– fondo di garanzia rotativo per le Associazioni che hanno valore della produzione inferiore a 200 mila euro;
– mutui a tasso 0 per le Associazioni che hanno un valore della produzione superiore a 200 mila euro”.