San Giovanni di Dio, i cittadini di Fondi dicono “no” al depotenziamento dell’ospedale
A gran voce i cittadini di Fondi hanno fatto sapere di essere d’accordo con il loro Vicesindaco: bisogna tornare a scommettere sul San Giovanni di Dio.
Fondi – Dopo le polemiche sorte sul destino del reparto di ostetricia e ginecologia del San Giovanni di Dio di Fondi e le proposte avanzate dal Vicesindaco di Fondi che prevedono il potenziamento dell’intera offerta sanitaria del nosocomio fondano (leggi qui), noi de ilfaroonline.it abbiamo deciso di dare la “parola” ai cittadini per capire cosa ne pensassero della situazione.
Ebbene, a gran voce i fondani hanno fatto sapere di essere d’accordo con il loro Vicesindaco. Non solo si aspettano, quindi, che il reparto di ostetricia resti aperto, ma, più in generale, che dopo l’emergenza Coronavirus, finisca l’era dei tagli per il loro ospedale e si ricominci invece a scommettere sulla sanità pubblica.
D’altra parte, il San Giovanni di Dio si trova in una posizione geografica strategica: a metà strada tra il Goretti di Latina e il Dono Svizzero di Formia e scommettere su questa struttura, anche quando l’emergenza sarà passata, significherebbe alleggerire notevolmente il carico di utenti che servono i due sopracitati nosocomi pontini.
Una sfida, quindi (che al di là del pressing politico che si è scatenato in questi giorni sull’argomento nei confronti dell’Asl di Latina) che i cittadini pare vogliano rivolgere a chiunque li governerà quando sarà possibile andare a votare per le comunali. Il San Giovanni di Dio non ha colore politico, ma è una lotta che bisogna portare avanti per la comunità con fermezza.
Bisogna ridare importanza e centralità a quello che per molti per molti, dentro e fuori da quest’emergenza, resta un baluardo della sanità pontina che non può né essere “impoverito”, meno che mai chiuso.
(Il Faro on line)