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Sport e Solidarietà, Luigi Busà e Salvo Caruso per Avola

5 aprile 2020 | 21:06
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Sport e Solidarietà, Luigi Busà e Salvo Caruso per Avola
Sport e Solidarietà, Luigi Busà e Salvo Caruso per Avola
Sport e Solidarietà, Luigi Busà e Salvo Caruso per Avola

Iniziativa di solidarietà per i cittadini meno abbienti dai due campioni italiani. In piena emergenza coronavirus una raccolta fondi per beni indispensabili

Avola – Due campioni per Avola. O meglio, due persone che vogliono aiutare. Luigi Busà e Salvatore Caruso. Il primo campione di karate e qualificato alle Olimpiadi, il secondo fuoriclasse del tennis italiano.

Insieme per la loro città. Insieme per la Sicilia. L’emergenzacoronavirus costringe molte persone a casa, molte di cui sono rimaste senza lavoro. Le persone soffrono questa forzata situazione e non possono da soli procurarsi beni di prima necessità, per gravi problemi economici. Ecco allora l’iniziativa promossa dall’AssociazioneSuper Abili Onlus. Stanno promuovendo in queste ore gli atleti azzurri, insieme all’ente, una raccolta fondi per aiutare chi ha bisogno.

Lo stanno facendo in collaborazione con la Caritas di Avola. Busà dice su Facebook: “Sentiamo il dovere di tenderci una mano. Combattiamo il coronavirus, armandoci di amore. Doniamo”.

Invitano i propri tifosi italiani, sia Luigi che Salvo, a partecipare a questa gara di solidarietà per i meno abbienti di Avola. Una lotta contro la povertà in questo momento difficile.

Le parole di Luigi Busà sulla sua pagina ufficiale Facebook

Ciao ragazzi, mai come oggi sentiamo forte il dovere di tenderci reciprocamente la mano.

Il Covid19 ha stravolto le nostre vite, privandoci ogni giorno della nostra libertà e, in alcuni casi, costretto gente alla miseria. Ma ha anche alimentato, in ciascuno di noi, il senso di responsabilità nei confronti di chi è meno fortunato. Io e Salvo Caruso ci siamo impegnati per supportare Avola e i nostri concittadini in questa battaglia. Nutriamoci di umanità, combattiamo questo virus armandoci d’amore: doniamo. Sarai il piatto caldo di chi oggi non può”.

(Il Faro on line)