Un parroco celebra la messa senza guanti ai tempi del Coronavirus, Formia finisce su “Striscia la notizia”
Don Showry Konka: “Appena mi sono reso conto dello sbaglio, mi sono autodenunciato in Polizia. Chiedo scusa a tutti. Non succederà più”.
Formia – Non sempre la quarantena fa uscire fuori il meglio che c’è dentro di noi. Sembra questa la lezione che si nasconde dietro la vicenda di don Showry Konka, parroco della chiesa di Penitro dal 2018, che avrebbe detto la messa di Pasqua senza guanti e che, per questo, sarebbe stato ripreso tramite video che, poi, è giunto niente di meno che a “Striscia la notizia.”
Ieri, infatti, mentre don Konka era intento a curare il giardino della sua chiesa, si è visto arrivare la troupe di Striscia, con a capo Jimmy Ghione, che gli ha fatto domande circa la “famosa” celebrazione celebrata senza i mezzi di protezione individuale. In quel momento, il parroco ha compreso di aver sbagliato e ha raccontato: “In chiesa erano in nove, tutte persone che mi aiutano nella celebrazione, così come è previsto.
Solo mentre stavo chiudendo la chiesa prima di iniziare è entrato un estraneo ed io considerato che eravamo in una chiesa, un luogo sacro, non l’ho mandato via. Tutti erano distanziati tra loro. Il mio errore è stato al momento della comunione: non ho usato i guanti. Tutte le persone però – prosegue don Konka – avevano un fazzoletto.
Appena mi sono reso conto dello sbaglio, comunque, sono subito andato in Polizia ad autodenunciarmi, dove è scattata la multa di 400 euro. Chiedo scusa a tutti per quanto avvenuto – conclude don Showry –. Non succederà più”.
Il commento del Sindaco di Formia
Sulla vicenda, intanto, è già intervenuto il Sindaco di Formia, Paola Villa, che sui suoi canali social ha fatto sapere: “Striscia la notizia a Formia? Si, esatto. Ieri mattina Jimmy Ghione si è presentato in Comune per rivolgermi alcune domande in qualità di Sindaco. Qualcuno, infatti, ha inviato un video alla redazione di Striscia, in cui veniva ripresa una messa celebrata a Penitro nella Chiesa del Buon Pastore durante la scorsa domenica di Pasqua.
Nel video – prosegue il Sindaco – si contano una decina di fedeli e, come avviene durante ogni messa, anche in questa occasione è stata celebrata la funzione eucaristica. A margine dell’intervista Ghione mi ha chiesto quali sarebbero stati i miei prossimi atti in merito. La mia risposta è stata piuttosto semplice, e cioè avvisare Prefettura e Questura, non prima di aver chiamato doverosamente l’Arcivescovo per informarlo dell’accaduto, questo è quanto deve fare un Sindaco.
Poi, però, mi sono lasciata andare ad alcune riflessioni, riflessioni che riporto anche a voi. Mi sono chiesta se non fosse stato più giusto e, forse anche più normale, che quel video fosse stato inviato direttamente al Sindaco o alle Autorità compenti, invece di esporre al pubblico ludibrio un parroco e la sua Comunità. Ciò non avrebbe garantito affatto l’impunità ai responsabili, ma avrebbe garantito un trattamento, consentitemelo, di reale umanità.
Il parroco – prosegue la Villa – ha sbagliato, la tutela della salute pubblica ha la priorità. In qualità di Sindaco avrei potuto sentire il parroco, fargli capire perché quell’atto non andava compiuto, avrei potuto ascoltare le sue motivazioni, come è avvenuto in altre situazioni simili, coadiuvata anche dal Vice Questore, situazioni dove nessuno è rimasto impunito ma nessuno è stato messo pubblicamente alla berlina.
Invece no. Invece – conclude il Sindaco – l’autore del video ha deciso che la Comunità di Penitro ed il suo Parroco subissero un processo mediatico. La mia domanda è semplice: Perché?”
In foto: la chiesa di Penitro
(Il Faro on line)