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Giornata Mondiale della Terra: quando i giganti del mare “occupano” il porto

22 aprile 2020 | 14:59
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La biologa Valentina Braccia commenta l’avvistamento di una balenottera nel porto di Anzio. La biologa Valentina Braccia: “La riduzione del disturbo antropico spinge molte specie ad avvicinarsi alla costa”

Anzio – Oggi, mercoledì 22 aprile, si festeggia nel mondo la Giornata Mondiale della Terra. Un inno al rispetto della natura e alla valorizzazione della biodiversità che arriva dopo un evento straordinario, la presenza di una balenottera nel porto di Anzio.

L’incredibile presenza di una Balenottera minore (Balaenoptera acutorostrata) nel Porto di Anzio è stata documentata dal video realizzato dalla signora Chiara D’Andrassi che lo ha gentilmente concesso a ilfaroonline.it, a Tuna Cup Anzio e all’Associazione onlus “Creature dal Mare”. Era già accaduto di assistere all’arrivo di delfini tra barche ormeggiate alle banchine o sotto costa. Stavolta (leggi qui) l’evento può davvero considerarsi singolare.

Un evento straordinario che ancora una volta ci conferma quanto la quarantena forzata dell’uomo per ridurre il rischio contagio della covid-19, stia giovando all’ambiente e alla libera circolazione di queste meravigliose creature marine. Una considerazione condivisa anche dalla biologa naturalista Valentina Braccia, fondatrice e Presidente dell’Ass. onlus “Creature dal Mare”, operativa dal 2016 per la tutela ambientale e degli animali e in particolare dell’ecosistema marino, attraverso monitoraggi scientifici e didattica, che ha subito diffuso le splendide immagini e alla quale oggi, abbiamo chiesto un ulteriore commento da competente in materia.

Quando l’ho visto, nonostante la qualità del video, ho capito subito che non si trattava di un odontocete, quindi per esempio un delfino, ma di un misticete, una balenottera appunto. Ingrandendo il video poi – continua la Braccia – si notano bene le bande bianche sulle pinne pettorali, tipiche della balenottera minore, specie occasionale nel nostro mare”. “È difficile – aggiunge – stimarne le dimensioni. Probabilmente si trattava di un subadulto, ma purtroppo dalla distanza da cui l’esemplare è stato ripreso diventa difficile dare informazioni più specifiche.

Certo è, come già da voi sottolineato, che la riduzione del disturbo antropico dovuta all’emergenza coronavirus, sta spingendo molte specie ad avvicinarsi alla costa. Abbiamo esempi di squali, come verdesche e longimano, e tra i cetacei i tursiopi per esempio, anche se osservati più frequentemente.”