“La politica non ci abbandoni”: lettera di un ristoratore a De Vecchis e Cirinnà
Riceviamo e pubblichiamo le preoccupazioni di uno dei commercianti del litorale romano con un appello ai senatori eletti nel territorio di Ostia e Fiumicino
Cari senatori Cirinnà e De Vecchis,
scrivo la mia preoccupazione e paura a voi che siete eletti nel nostro territorio. Penso che le mie sensazioni saranno le stesse di altri miei colleghi.
Chi vi scrive è proprietario di due pizzerie, una a Ostia e una a Fiumicino. Noi piccoli commercianti siamo il cuore della vera economia, siamo coloro che stanno per amore del proprio lavoro 10 ore dentro il locale per migliorare il servizio, per essere sempre più competitivi, per migliorarsi sempre di più.
Nelle nostre attività ci vivono tante famiglie, con le quali si crea un legame, un rapporto, diventa la nostra seconda famiglia. La grande distribuzione, le grandi imprese per far quadrare i conti tagliano personale, Noi piccoli commercianti quando siamo costretti a mandare via un nostro dipendente ci rattrista il cuore, ci stiamo male, le proviamo tutte prima di farlo.
Tanti di noi riapriremo però con la paura di non resistere, con la paura di chiudere una sera per sempre, i nostri incassi saranno diversi, inferiori ma le spese saranno le stesse.
E qui che deve intervenire la politica, che ci deve sostenere, aiutare altrimenti rischiamo che le nostre città si svuoteranno e ci saranno tante botteghe chiuse. Come aiutarci? Non lo so, lo dovrebbe programmare la politica; io posso pensare a un reddito di sostegno nei primi 12 mesi sperando che poi l’economia cominci a riprendersi.
Un aiuto e un contributo che ci possa permettere di andare avanti, un sostegno privo di burocrazia. Spero che la mia paura e preoccupazione venga presa in considerazione da Voi.
Antonio