Ostia, mamma Anna: “Pietà per il nostro dolore, smettetela di oltraggiare la memoria di Amedeo”
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Ricorrono oggi i sei anni dalla morte di Amedeo, schiantatosi a 19 anni con l’auto contro un pino della via Cristoforo Colombo dove periodicamente vengono oltraggiati i ricordi lasciati dalla sua famiglia
Ostia – Una ferita che torna a sanguinare ogni anno, da sei anni. Da quando Amedeo non c’è più. Quel dolore, di per sé lancinante e insanabile per chi voleva bene a quel ragazzo di 19 anni, si fa ancora più straziante per la cattiveria e il cinismo di ignoti barbari che puntualmente tornano a oltraggiare la piccola edicola del ricordo voluta dai suoi familiari nel punto esatto dell’incidente in cui perse la vita.
E’ un appello lanciato sui social dalla mamma Anna ad accendere i riflettori su un dolore che lei e i suoi cari vorrebbero vivere nell’intimità. La notte del 21 aprile 2014 Amedeo, di rientro da Ostia, perse il controllo dell’auto che guidava e andò a sbattere tragicamente contro un pino della via Cristoforo Colombo. La ragazza che era con lui si salvò. Per lui non ci fu nulla da fare.
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La piccola edicola del ricordo allestita dai cari di Amedeo sulla via Cristoforo Colombo
E’ nel ricordo di quel giovane solare, sorridente, sereno, che la mamma con il papà e Giulia, vollero lasciare brandelli della sua esistenza. Una foto, una lapide, un piccolo striscione. L’estremo saluto ad una vita spezzata, il monito a chi percorre quella strada ogni giorno.
Oggi, come ogni anno alla stessa data, mamma Anna e i suoi cari avrebbero voluto quel mesto rito. E, invece, sono stati costretti a fare l’ennesima scoperta. L’edicola che commemora la scomparsa di Amedeo, è stata per l’ennesima volta oltraggiata. Scrive mamma Anna: “Doveva essere solamente ‘un giorno del ricordo’ ed è invece un appello all’adunanza per chi non può difendere la sua giovane memoria e per chi in modo Infame ha offeso e vituperato ripetutamente nella distruzione della lapide e nell’oltraggio ad una foto .. oggi per l’ennesima volta ricorderemo la memoria di Amedeo nel luogo del suo Ultimo appuntamento con questa vita terrena ..con la speranza e l’avvertimento che nulla accada come negli anni scorsi”.
Una commemorazione sporcata da un gesto miserabile che suscita inevitabile un’invettiva: “Ricordo a te malato/a Infame “I MORTI NON SI TOCCANO “.