Ostia, spiagge aperte e stagione balneare: sì, no, forse
Balletto e incertezze nell’amministrazione locale sull’apertura della stagione balneare e sugli ipotetici rischi di contagio da covid-19. E i marinai di salvataggio si prenderanno dal Coni
Ostia – Spiagge aperte? Si. No. Forse. Non le spiagge libere. Oppure sì ma militarizzate. La Fase 2 dell’epidemia covid-19 sembra ormai alle porte, così come la stagione balneare, eppure sul mare di Roma si naviga a vista.
Notoriamente con il 1° maggio scatta da sempre la stagione balneare. Gli stabilimenti balneari possono aprire al pubblico e le spiagge libere, nonostante sempre più frequenti ritardi nell’organizzazione dell’amministrazione locale, liberate dalla sporcizia accumulatasi con le mareggiate invernali, posso accogliere i bagnanti. Questa, però, sarà una stagione balneare diversa e difficile. Non si sa se e come sarà la Fase 2 dell’epidemia ma, in ogni caso, la domanda di mare non mancherà. Tanto più che gli epidemiologi hanno dimostrato che il coronavirus non sopravvive nell’acqua marina e che l’organismo ha bisogno di sole per attivare la vitamina D, antagonista dell’agente patogeno.
Non si sa come sarà la riapertura ma, certo, le cose vanno comunque organizzate per tempo. Ai concessionari degli stabilimenti balneari (che hanno bocciato ipotesi stravaganti come quella dei box di plexiglas) la Regione Lazio ha concesso la possibilità di effettuare i lavori di manutenzione (leggi qui) in vista della ripresa dell’attività. E per le spiagge libere a che punto sono gli appalti?
GLI ATTI COMPIUTI E DA COMPIERE
Il 6 aprile è stata pubblicata l’autorizzazione “all’indizione della gara” per il Servizio di pulizia manuale della Spiaggia libera di Castelporziano – Stagione balneare 2020 (148mila euro) e delle Spiagge di Ostia (136mila euro). Le gare d’appalto non sono state ancora aggiudicate. Il 6 aprile è scaduto il termine per l’Affidamento del Servizio di Assistenza Medico–Sanitaria e Pronto Soccorso sulla spiaggia libera di Castelporziano (112mila euro) ma ufficialmente non si sa se è stato affidato. In compenso è stato aggiudicato l’appalto per il Servizio di pulizia e custodia servizi igienici delle spiagge libere di Castelporziano, lotto 8 ex Amanusa, lotto 7 ex Spiaggetta, lotto 5 ex Panama- stagione balneare 2020 (leggi qui).
Riguardo al servizio di assistenza ai bagnanti, il X Municipio non ha lanciato alcun bando. I marinai di salvataggio, secondo una convenzione ancora sconosciuta nei termini e nei contenuti, dovrebbe assicurarli la Fin-Sezione salvamento ovvero la Federazione italiana nuoto.
LE POSIZIONI DEGLI AMMINISTRATORI
Alessandro Ieva è l’assessore all’Ambiente del X Municipio. Dipende da lui l’organizzazione dei servizi balneari sulle spiagge libere. Nella totale confusione, ha prima rilasciato una dichiarazione di chiusura degli arenili pubblici al Corriere della Sera, poi ha smentito addirittura se stesso. Al giornale, infatti, ha dichiarato che “Credo che se gli operatori economici hanno bisogno di lavorare, di ripartire pur con una serie di restrizioni, le spiagge libere al contrario non sono essenziali“. Rispetto all’ipotesi di autorizzare l’uso delle spiagge presidiando i varchi d’accesso e posizionando contapersone per un numero chiuso degli arenili, Ieva ha risposto che “sono spiagge troppo affollate, bisognerebbe militarizzarle e immagino che l’idea non piacerebbe a nessuno”. Insomma la posizione chiara è: sulle spiagge libere impossibile fare i controlli, quindi chiusura, mentre negli stabilimenti balneari distanziamento e sicurezza sono attuabili, perciò apertura.
In una nota di ieri Ieva è arrivato a smentire se stesso sostenendo che “per gli operatori economici e i balneari è essenziale poter svolgere la loro attività. Controllare gli accessi e gli assembramenti negli stabilimenti è più semplice perché l’area è più circoscritta rispetto alle spiagge libere dove sarebbe necessario un dispiego notevole di forze dell’ordine da mettere in campo”.
Paolo Ferrara, consigliere comunale “proconsole” M5Sdi Ostia, è ancora meno possibilista. In un personale sondaggio lanciato su fb sulla opportunità o meno di aprire le spiagge alla stagione balneare alla premessa che “Parliamo di milioni di utenti e la maggior parte nel fine settimana” chiede “chi decide chi può arrivare sul litorale e chi no? Per non parlare dell’assistente ai bagnanti che in caso di emergenza deve fare interventi che non possono rispettare la distanza prevista”. La sua personalissima conclusione alla possibilità di consentire l’accesso alle spiagge è perentoria:”la vedo dura” dichiara.