Ostia: “Il nostro autosalone confiscato per sbaglio, siamo estranei al clan Spada”

25 aprile 2020 | 12:07
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Ostia: “Il nostro autosalone confiscato per sbaglio, siamo estranei al clan Spada”

I proprietari di Gamma Auto contestano Gico e magistratura di aver confuso il loro autosalone con il Rosa Car attribuito al clan Spada, distante 350 metri

Ostia – E’ giallo sulla confisca dell’autosalone Gamma Auto: per magistrati e Gico della Guardia di Finanza sarebbe appartenuto indirettamente al clan Spada, per la Squadra Mobile e per i proprietari ci sarebbe un errore sostanziale nella valutazione delle dichiarazioni di un pentito di quel gruppo criminale.

La vicenda è quella legata all’autosalone “Gamma auto”, attivo da quasi 24 anni in via dei Romagnoli 25/43. L’azienda, malgrado l’estraneità dei titolari, Piergiorgio Capra e Giovanni Deturres, si trova coinvolta nelle indagini contro il clan mafioso della famiglia Spada. La società è stata posta sotto sequestro a settembre 2018 e messa sotto confisca preventiva nei giorni scorsi (leggi qui). A incastrare l’attività sono le dichiarazioni di due collaboratore di giustizia, in particolare, del romeno Paul Dociu. O, almeno, l’interpretazione della collocazione che si è data riguardo all’autosalone del quale aveva la disponibilità Carmine Spada.

Nelle sue dichiarazioni, infatti, a dicembre 2015 Dociu indica che Carmine Spada aveva nella propria disponibilità, per il tramite di Carlo Franzese detto “il napoletano”, e incontrava i suoi sodali nel seguente autosalone: ““… come vieni da Ostia Antica, andando verso Ostia Centrale ce sta, dopo il Cineland, ci sta un grosso albergo sulla parte destra e affianco ce sta il concessionario prima del cavalcavia,…”. Più precisamente, ribadiva il Dociu in un successivo interrogatorio, “il nuovo autosalone sta partendo da Ostia Antica, verso Ostia centro, sulla via del Mare, prima di arrivare al Piazzale della Posta, si ritrova un cavalcavia pedonale, fermandosi proprio prima del cavalcavia pedonale sulla destra ci si trova un albergo con affianco questo autosalone, dentro il parcheggio dell’albergo, affianco ci sta il concessionario”.

Per la Squadra Mobile l’autosalone è Rosa Car di Via dei Romagnoli n. 147/151 in quanto ritenuto:“… attività commerciale di fatto di proprietà di Spada Carmine e Franzese Carlo”. Il concessionario Rosa Car all’epoca delle indagini era già stato chiuso: risultano l’inizio attività il 10 ottobre 2011 e la messa in liquidazione il 19 novembre 2012. Secondo la difesa di Capra e Deturres il termine “nuovo autosalone” non può essere riferito alla Gamma Auto, società operante dal 1996.

C’è però il problema della trascrizione degli atti nel passaggio dall’informativa della Squadra Mobile al Gico, il gruppo d’intervento contro la criminalità organizzata della Guardia di Finanza. L’autosalone indicato da Dociu, prima del cavalcavia (via Attico Tabacchi o quello pedonale di Lido Nord) e comunque di fianco all’albergo (Hotel Airport oggi chiuso) ovvero dove si trovava il Rosa Car, diventa un autosalone vicino all’Hotel Satellite (in via delle Antille, oggi trasformato in residence) e prima del piazzale della Posta, ovvero Gamma Auto, che dista 350 metri dal viadotto Attico Tabacchi.

E’ assurdo, abbiamo dimostrato che siamo assolutamente estranei al clan Spada” tuonano nelle loro memorie difensive Capra e Deturres che hanno evidenziato non solo che l’avvio dell’attività 24 anni prima è avvenuto attraverso risparmi propri, derivati da precedenti specifiche attività lavorative, ma anche che in tutti questi anni la Gamma Auto non ha mai venduto o ceduto o registrato un solo veicolo a componenti della famiglia Spada. Affermazioni di estraneità che trovano riscontro non solo nelle indagini effettuate dalla Guardia di Finanza ma che vengono consolidate anche da un’altra incontrovertibile circostanza: a pagina 118 del decreto di confisca del 20 gennaio scorso, si evidenzia la confisca dell’intero patrimonio aziendale della “Rosa Car srl” nella indiretta disponibilità di Roberto Spada. Rosa Car, dunque, e non Gamma Auto.

Va segnalato che la Procura della Repubblica ha respinto il ricorso dei difensori di Capra e Deturres contro il sequestro della Gamma Auto. I magistrati, infatti, ribattono che mentre non risultano rapporti del Franzese Carlo con la Rosa Car, al contrario nelle informative della Finanza riguardo al “napoletano” “si conferma l’esistenza di rapporti non episodici dei soci della Gamma Auto s.r.l. con Franzese Carlo, facendo emergere la figura di (omissis)”. La difesa sostiene, però, che la frequentazione con Franzese di uno dei due soci della Gamma Auto, Piergiorgio Capra, è avvenuta saltuariamente solo nel 2007.

In una circostanza la Guardia di Finanza, poi, avrebbe anche comprovato una relazione commerciale con la moglie di Franzese, Teklaw Karolina Magdalena, indagine però archiviata da parte della Procura di Oristano.