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Il Papa: “Cristiani perseguitati anche oggi perché ‘danno fastidio’ al mondo”

29 aprile 2020 | 14:20
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Il Papa: “Cristiani perseguitati anche oggi perché ‘danno fastidio’ al mondo”

La preghiera del Papa a Santa Caterina, patrona d’Europa: “Protegga l’Italia durante questa pandemia; e protegga l’Europa, perché rimanga unita”

di FABIO BERETTA

Città del Vaticano – “Se il mondo vive in funzione del denaro, chiunque dimostri che la vita può compiersi nel dono e nella rinuncia diventa un fastidio per il sistema dell’avidità. Questa parola “fastidio” è chiave, perché la sola testimonianza cristiana, che fa tanto bene a tanta gente perché la segue, dà fastidio a coloro che hanno una mentalità mondana”.

Ancora “ingabbiato” nella biblioteca del Palazzo Apostolico, Papa Francesco conclude il ciclo di catechesi sulle Beatitudini evangeliche, soffermandosi sull’ultima Beatitudine: “Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”. Una beatitudine, fa notare il Pontefice, che “annuncia la stessa felicità della prima: il regno dei Cieli è dei perseguitati così come è dei poveri in spirito; comprendiamo così di essere arrivati al termine di un percorso unitario dipanato negli annunci precedenti”.

Infatti, “la povertà in spirito, il pianto, la mitezza, la sete di santità, la misericordia, la purificazione del cuore e le opere di pace possono condurre alla persecuzione a causa di Cristo, ma questa persecuzione alla fine è causa di gioia e di grande ricompensa nei cieli”. In altre parole, “il sentiero delle Beatitudini” porta “da una vita secondo il mondo” una vita “secondo Dio”.

“Il mondo, “con i suoi idoli, i suoi compromessi e le sue priorità”,  rifiuta la “vita secondo il Vangelo”, la definisce “come un errore e un problema, quindi come qualcosa da emarginare”. Secondo Bergoglio, il mondo di oggi deinisce i cristiani come “idealisti o fanatici”. E questo perché le società odierne vivono “in funzione del denaro” e “chiunque dimostri che la vita può compiersi nel dono e nella rinuncia diventa un fastidio per il sistema dell’avidità”.

“Fastidio” è la parola chiave sulla quale si sofferma il Santo Padre. E spiega: “La sola testimonianza cristiana, che fa tanto bene a tanta gente perché la segue, dà fastidio a coloro che hanno una mentalità mondana. La vivono come un rimprovero. Quando appare la santità ed emerge la vita dei figli di Dio, in quella bellezza c’è qualcosa di scomodo che chiama ad una presa di posizione: o lasciarsi mettere in discussione e aprirsi al bene o rifiutare quella luce e indurire il cuore, anche fino all’opposizione e all’accanimento (cfr Sap 2,14-15)”.

È curioso, attira l’attenzione vedere come, nelle persecuzioni dei martiri, cresce l’ostilità fino all’accanimento. Basta vedere le persecuzioni del secolo scorso, delle dittature europee: come si arriva all’accanimento contro i cristiani, contro la testimonianza cristiana e contro l’eroicità dei cristiani.

Con molto dolore, il Pontefice ricorda come anche oggi “ci sono molti cristiani che patiscono persecuzioni in varie zone del mondo, e dobbiamo sperare e pregare che quanto prima la loro tribolazione sia fermata. Sono tanti: i martiri di oggi sono più dei martiri dei primi secoli”. A loro va la vicina del Papa e di tutta la comunità dei credenti: “Siamo un unico corpo, e questi cristiani sono le membra sanguinanti del corpo di Cristo che è la Chiesa”.

Bergoglio mette poi in guardia dal leggere questa beatitudine “in chiave vittimistica, auto-commiserativa”. Infatti, spiega, “non sempre il disprezzo degli uomini è sinonimo di persecuzione”. Cosa fare allora? “Bisogna essere fedeli al sentiero umile delle Beatitudini, perché è quello che porta ad essere di Cristo e non del mondo”.

“L’esclusione e la persecuzione, se Dio ce ne accorda la grazia, ci fanno somigliare a Cristo crocifisso e, associandoci alla sua passione, sono la manifestazione della vita nuova”, aggiunge il Papa.

“I compromessi con il mondo sono il pericolo: il cristiano è sempre tentato di fare dei compromessi con il mondo, con lo spirito del mondo. Questa – rifiutare i compromessi e andare per la strada di Gesù Cristo – è la vita del Regno dei cieli, la più grande gioia, la vera letizia. E poi, nelle persecuzioni c’è sempre la presenza di Gesù che ci accompagna, la presenza di Gesù che ci consola e la forza dello Spirito che ci aiuta ad andare avanti. Non scoraggiamoci quando una vita coerente col Vangelo attira le persecuzioni della gente: c’è lo Spirito che ci sostiene, in questa strada”, conclude il Papa.

La preghiera per l’Europa unita

Infine, un pensiero per gli italiani, che oggi festeggiano Santa Caterina da Siena, compatrona d’Italia: “Questa grande figura di donna attinse dalla comunione con Gesù il coraggio dell’azione e quella inesauribile speranza che la sostenne nelle ore più difficili, anche quando tutto sembrava perduto, e le permise di influire sugli altri, anche ai più alti livelli civili ed ecclesiastici, con la forza della sua fede”.

Poi, la preghiera si allarga a tutto il Vecchio Continente: “Il suo esempio aiuti ciascuno a saper unire, con coerenza cristiana, un intenso amore alla Chiesa ad una efficace sollecitudine in favore della comunità civile, specialmente in questo tempo di prova. Chiedo a Santa Caterina che protegga l’Italia durante questa pandemia; e che protegga l’Europa, perché è patrona d’Europa, che protegga tutta l’Europa perché rimanga unita”.

(Il Faro online) – Foto © Vatican Media