Sperlonga ai tempi del Coronavirus vista dalla consigliera Di Girolamo: tra un turismo da ridisegnare e il rischio spopolamento
Abbiamo intervistato la consigliera di minoranza Carla Di Girolamo, chiedendole un punto di vista su come è stata e continua a essere gestita l’emergenza a Sperlonga.
Sperlonga – Sarà la sua fine e dorata sabbia bianca che si alterna agli di speroni di roccia che si gettano in mare, formando calette meravigliose che la rendono unica nel suo genere. Sarà che nei piccoli Borghi l’aria è più pulita, sarà la stessa forza dei suoi abitanti, ma, fortunatamente, Sperlonga è tra i luoghi della provincia di Latina meno colpiti dal Coronavirus dall’inizio dell’emergenza.
Un inizio non facile. Agli inizi di marzo, infatti, la comunità ha subito la grave perdita di Umberto Galli e di sua moglie Marina (leggi qui), entrambi pionieri dell’ospitalità turistica nel Borgo. Un inizio non facile perché, nella confinante Fondi, i contagi continuavano a salire senza sosta, fino a farla diventare la prima città blindata del centro sud (provvedimento ora non più in vigore).
Ma, nonostante la ferita della perdita e nonostante la paura del contagio, la comunità ha resistito. Riuscendo a rispettare le norme vigenti del Governo, con grande senso di responsabilità.
Ma com’è Sperlonga ai tempi del Coronavirus? Sicuramente più vuota, considerato che, solitamente, in questo periodo, i turisti stranieri l’avrebbero già invasa. Sicuramente più fragile dal punto di vista economico, considerando che il Borgo è a valenza prevalentemente turistica e che non è ancora chiaro su come verrà gestita dal Governo la stagione balneare.
Fase 2: quali sono i provvedimenti pensati fin’ora per la ripresa
Come tutta Italia, anche Sperlonga si prepara alla fase 2. C’è da rivedere spazi, accessi alle spiagge e mobilità, partendo dalla consapevolezza che l’emergenza non è finita e che bisognerà continuare a mantenere la guardia alta.
In questo senso, il Comune di Sperlonga ha fissato quattro azioni principali sulle quali lavorare. In primis, la pedonalizzazione di strade e spazi ad uso di viabilità e sosta per auto per aumentare le aree fruibili nel rispetto delle distanze previste.
Per il cuore storico del Borgo, si sta pensando ad un percorso a circuito culturale pedonale a senso unico anche con app dedicata. E ancora: per quanto riguarda le fermate del trasporto pubblico, si sta pensando di spostarle da quelle attuali, posizionandole lontano dalle attività commerciali, per evitare assembramenti.
Le spiagge libere saranno gestite in convenzione e si accederà con numero chiuso. Per le attività di somministrazione, invece, si sta pensando di concedere loro, in via straordinaria, aree o spazi pubblici extra, laddove è possibile e qualora non venga impedito il passaggio pedonale.
La parola alla consigliera di minoranza Carla Di Girolamo
Ma questa sorta di immunità che Sperlonga si è guadagnata rispetto al Coronavirus è tutta questione di fortuna? E, soprattutto, come sta cambiando e cambierà l’immagine del Borgo agli occhi dei turisti e degli abitanti, che devono fare i conti con un nuova crisi economica, la cui reale portata resta ancora ignota?
Noi de IlFaroonline.it siamo andati a intervistare la consigliera di minoranza Carla Di Girolamo (esponente di “Sperlonga cambia”), chiedendole un punto di vista su come è stata e continua a essere gestita l’emergenza nel Borgo.
E la Di Girolamo racconta: “È vero, Sperlonga può definirsi un’isola felice sotto il punto di vista dei contagi. Dopo i due decessi iniziali, non abbiamo registrato altri casi positivi. Merito delle misure imposte dal Governo? Per me sì. Sono state misure drastiche ma necessarie. Ma il merito è soprattutto del grande senso di responsabilità dimostrato da tutti i cittadini di Sperlonga.
Credo, infatti, che le due perdite che la nostra comunità ha subìto all’inizio dell’emergenza sanitaria e la vicinanza al comune di Fondi, così colpito da essere stato poi dichiarato “zona rossa”, abbiano inciso molto in questo senso. Gli sperlongani hanno percepito immediatamente la gravità e la delicatezza della situazione e hanno rispettato le nuove regole.”
Sperlonga e la crisi economica, Di Girolamo: “Bisogna puntare sul turismo italiano”
Ma il grande senso di responsabilità degli sperlongani basterà a reggere la crisi economica che gli aspetta? “È innegabile – sottolinea la Di Girolamo – che il blocco totale imposto a tutte le attività abbia inciso profondamente sul tessuto economico e sociale di Sperlonga. Il turismo e il commercio, ma anche l’agricoltura, hanno subìto danni ingenti e questo significa incertezza non solo sui tempi per la ripresa, ma anche sulla conservazione dei posti di lavoro.
Sperlonga è un paese a vocazione turistica. Bar, ristoranti, negozi e stabilimenti balneari danno lavoro a centinaia di cittadini di Sperlonga e anche di comuni limitrofi. Per questo motivo, il problema da affrontare nell’immediato è quello di garantire una rapida ripresa del turismo, settore da cui dipende la tenuta della nostra economia e dell’occupazione.”
Un punto cruciale per la Di Girolamo. Un punto la cui responsabilità ricade sull’amministrazione locale, chiamata ad arginare il più possibile gli effetti della crisi economica che il Coronavirus sta causando. “Questa crisi ha segnato e rischia di segnare ancor di più la stagione turistica alle porte. Sperlonga subirà un forte calo di presenze straniere, che di solito si concentrano tra aprile e giugno e tra settembre e ottobre.”
Ma allora quale può essere una soluzione? La Di Girolamo sottolinea: “È fondamentale puntare sul turismo italiano e di prossimità, venendo incontro agli operatori che dovranno compiere grandi sforzi per riorganizzare gli spazi e per rispettare gli standard di pulizia e le misure di sicurezza, in particolare il distanziamento sociale.”
Le proposte della minoranza, Di Girolamo: “Bisogna uscire dall’ottica del villaggio vacanze”
Ma, forse, a voler essere ottimisti, la crisi economica può essere anche l’occasione per ripensare il turismo, ridisegnando, cercando nuove forme che aiutino la comunità e le permettano di evolversi. Un’occasione che, ovviamente, può nascere solo se accompagnata dalle giuste misure a sostegno delle attività che lavorano nel settore.
“Il nostro gruppo consiliare ha avanzato delle proposte sul fronte del turismo e del commercio: ridurre la tariffa oraria di sosta a pagamento a un euro per favorire anche il turismo di prossimità con i flussi provenienti dai comuni limitrofi; concedere alle attività altro suolo pubblico, in modo gratuito e con procedure semplificate; ridurre la Tari, per compensare almeno in parte i mancati profitti derivanti dalla chiusura delle attività in questi due mesi.
Siamo molto preoccupati per le conseguenze di questa situazione, ma siamo per questo ancora più convinti dell’esigenza di ampliare e potenziare l’offerta turistica e di uscire dall’ottica del villaggio vacanze estivo. La crisi in corso deve essere l’occasione per sperimentare e sviluppare altri settori del turismo, in particolare quello agroalimentare. Il nostro territorio vanta, infatti, prodotti agricoli d’eccellenza, riconosciuti ufficialmente nel mercato italiano e non solo, oltre a una tradizione ittica che, purtroppo, non viene valorizzata.
Per questo, abbiamo lanciato, tra le nostre proposte (leggi qui), anche quella di promuovere le nostre eccellenze enogastronomiche, coniugando il turismo con i settori della pesca e dell’agricoltura, creando un mercato chiamato “Sperlonga Km0”. Uno spazio di incontro tra produttori e consumatori che potranno così conoscere, apprezzare e acquistare i prodotti delle nostre aziende agricole e dei nostri pescatori. Per ripartire e superare questo momento, Sperlonga deve attuare una vera e propria politica di destagionalizzazione e l’unico modo che ha per farlo è quello di riscoprirsi, di riscoprire e di valorizzare le sue varie realtà.”
Infine, proprio perché riteniamo fondamentale far sentire ai cittadini e alle famiglie la vicinanza delle istituzioni, a partire da quelle comunali, abbiamo proposto in segno di solidarietà di votare in aula la rinuncia ai gettoni di presenza e alle indennità di carica spettanti a consiglieri e assessori fino al termine del mandato. Sappiamo che non è molto, il nostro è un comune di 3000 anime, ma riteniamo che la politica debba dare in primis l’esempio in queste situazioni e siamo convinti che un contributo anche minimo, ma concreto, servirebbe a lanciare un segnale di presenza e vicinanza che i cittadini apprezzerebbero.”
Sperlonga e la stagione estiva: sarà possibile convivere con il virus?
Con l’arrivo della stagione estiva, sarà davvero possibile convivere con il virus? Sperlonga potrà accogliere il flusso turistico, seppur drasticamente ridotto? “La situazione – sottolinea la Di Girolamo – è in continua evoluzione, quindi è probabile che qualcosa cambierà con l’avvio della stagione estiva, ma è indubbio che molto sia affidato al buon senso. Il distanziamento sociale è l’unica arma che abbiamo contro il virus, al momento, ed è stata ormai metabolizzata dalle persone.
Bisogna ripartire al più presto, certo, ma garantendo il rispetto delle norme igienico-sanitarie, per salvaguardare la salute e la sicurezza di cittadini e turisti. Per consentire la ripresa del turismo in totale sicurezza, bisogna supportare le attività, sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica e assicurare i dovuti controlli, soprattutto nelle aree dove il rischio di creare assembramenti è potenzialmente più elevato, ad esempio presso le fermate degli autobus, in spiaggia o tra i vicoli del centro storico.
In questi punti è necessario intensificare i controlli e installare dei pannelli che ricordino le regole di base raccomandate dagli esperti, come quella di indossare la mascherina, igienizzare spesso le mani e mantenere la distanza di sicurezza. Il virus non va in vacanza, quindi non dobbiamo rinunciare a un po’ di svago e di relax, ma non possiamo abbassare la guardia.”
L’emergenza come punto di svolta per i piccoli Comuni? Di Girolamo: “Bisogna salvare i Borghi dallo spopolamento”
In conclusione, la consigliera Di Girolamo ci “regala” una riflessione sul futuro post-emergenza Coronavirus, con un focus sul destino dei piccoli comuni, come Sperlonga. “In questo periodo, si sta sviluppando un interessante dibattito sull’importanza dei piccoli borghi, che sono quelli che in Italia hanno registrato un numero minimo, se non nullo, di contagi. La loro lontananza dai grandi agglomerati urbani e la qualità di vita hanno giocato un ruolo determinante.
Questa rinnovata attenzione nei confronti dei piccoli comuni, che in Italia rappresentano una realtà importante e radicata, non deve spegnersi una volta superata l’emergenza sanitaria, ma deve rappresentare un punto di partenza per salvare i piccoli borghi dal destino dello spopolamento e per ripensare a nuovi modelli di sviluppo della vita economica e sociale del nostro Paese.
Il superamento di questa crisi – conclude la Di Girolamo – richiederà un enorme sforzo collettivo, da parte di cittadini e Istituzioni. La politica è chiamata a una grande responsabilità, quella di guidare la ripresa, facendo tesoro di quanto l’emergenza sanitaria ci sta insegnando, e di progettare un futuro in cui nessuno venga lasciato indietro. Ne usciremo, ma il come e il quando dipenderà solo da noi e dalla nostra capacità di collaborare, di essere uniti e coesi.”
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