Ostia, messaggio dalla Francia: “Grazie a voi del Grassi per avermi guarito dal Covid-19”
Storia a lieto fine per un francese sbarcato da una nave da crociera e ricoverato per venti giorni al Grassi per covid-19. Tornato a casa scrive: “Lavoro fantastico, grazie per la vostra gentilezza”
Ostia – Appena tornato a casa, un borgo medievale del sud della Francia, scampato al covid-19, ha sentito il bisogno di mandare un messaggio di gratitudine e speranza: “Grazie amici del Grassi per avermi guarito”.
E’ la storia di Jaques, nome di fantasia dell’uomo di 49 anni, francese, che dopo venti giorni di ricovero nell’unità covid-19 presso l’ospedale “G.B. Grassi” di Ostia, è guarito e ha potuto fare rientro a casa. Jacques faceva parte degli ospiti di una nave da crociera attraccata a Civitavecchia con alcuni passeggeri risultati positivi, circostanza che ha suscitato allarme tra i residenti di Fiumicino (leggi qui). I suoi sintomi, tosse, febbre alta, ipossia e congiuntivite, hanno richiesto il trasferimento all’ospedale “G.B. Grassi” dove la diagnosi è stata confermata ed è stato ricoverato il 4 aprile, tra i primi assistiti per questa patologia (leggi qui).
Il paziente francese è stato assistito con le terapie del caso, soprattutto ossigeno a pressione negativa, e fortunatamente le condizioni non si sono aggravate al punto di richiedere l’intubazione endotracheale e il ricovero in terapia intensiva. Il 24 aprile Jacques è stato dimesso e ha potuto fare rientro in Francia. In realtà per il periodo d’osservazione ancora necessario, Jacques non si è ricongiunto con i familiari. “Ho affittato un piccolo appartamento per tre settimane per non stare vicino ai miei” chiarisce affettuoso nel messaggio inviato ai medici del Grassi. “Un infermiere viene ogni giorno per sicurezza – rassicura – Posso uscire un’ora al giorno nei pressi della città dove vivo”.
Jacques si è fotografato davanti alle monumentali mura della cittadina medievale e in una collinetta inondata di verde. “Volevo ringraziare tutti voi, per il vostro lavoro fantastico e per la vostra gentilezza: grazie di cuore a tutti voi” conclude Jacques rivolgendosi indistintamente a medici e infermiere, promettendo anche una mangiata di specialità locali.
L’ospedale covid-19 spoke del Grassi ha il fortunato primato di nessun decesso per questa malattia. Una squadra di giovani laureati, coordinati da veterani del Pronto soccorso, garantisce entusiasmo e generosità in reparto, nonostante i turni massacranti imposti dall’emergenza. Il 27 aprile (leggi qui) è iniziato il processo di ritorno alla piena attività di tutte le specialità ma ci vorrà ancora qualche giorno prima di “chiudere” l’area covid-19. La decina di pazienti ancora ricoverati, non appena le loro condizioni lo consentiranno, saranno dimessi e l’area tornerà nella piena disponibilità delle emergenze del Pronto soccorso e della Medicina, confidando che nella Fase 2 l’epidemia si fermi totalmente.