Ostia, Castelporziano e Capocotta: spiagge chiuse fino al 17 maggio. Aprono ville e parchi
La sindaca Virginia Raggi annuncia la riapertura da lunedì 4 maggio di ville e parchi. Per spiagge libere e stabilimenti balneari bisognerà attendere il 17 maggio, Castelfusano e Acque Rosse restano vietate
Roma – In pineta o nelle ville storiche sì, ma senza fare pic-nic. Al mare e nelle pinete costiere non ancora. Virginia Raggi stabilisce di lasciare chiuse fino al 17 maggio le spiagge di Ostia, Castelporziano e Capocotta, anticipando persino il vertice che si terrà lunedì prossimo presso la Regione Lazio (leggi qui).
Spiazza la decisione di Virginia Raggi, anche rispetto alla sua dichiarazione che la decisione di passare alla fase 2 dell’epidemia non sarebbe spettata a lei (qui trovi l’intervista video). Oggi, 2 maggio, la sindaca ha smentito se stessa firmando l’ordinanza numero 88/20 per la quale le spiagge, sia quelle libere che gli stabilimenti balneari, resteranno vietati al pubblico almeno fino al 17 maggio. La decisione è tema del vertice convocato dalla Regione Lazio alla presenza dei prefetti e dei sindaci della 24 località marittime per lunedì 4 maggio.
Cosa abbia convinto la sindaca ad accelerare è incomprensibile. Che la gestione del distanziamento sociale sugli arenili sia complicata è un punto fermo ma è altrettanto degno di attenzione ciò che l’industria balneare rappresenta per Ostia. Anche se i gestori balneari si sono dichiarati incerti nell’assicurare le norme che richiedono cautela e tutela della salute degli avventori e del personale (leggi qui). L’ordinanza consente ai concessionari di proseguire nell’esecuzione delle opere di manutenzione all’interno dei loro impianti: l’accesso ai non addetti ai lavori è vietato.
Va detto che tenere le spiagge libere attive nell’epoca del governo comunale pentastellato costa non meno di due milioni di euro per estate. I contravventori all’ordinanza di divieto di accesso alle spiagge sono sanzionabili con multe che vanno da un minimo di 25 euro a un massimo di 500.
Riguardo al verde pubblico, la sindaca annuncia sul suo profilo facebook: «ci stiamo preparando ad aprire in sicurezza ville storiche, parchi e giardini pubblici di Roma, che da lunedì torneranno ad essere accessibili anche se con le dovute cautele e limitazioni». Nell’annunciarlo, Raggi indica anche una sorta di vademecum da rispettare all’interno degli spazi verdi. La prima cautela «la più importante per evitare nuovi contagi, è il divieto di assembramento – spiega – Ma sarà comunque possibile passeggiare e fare attività fisica individuale nel rispetto delle distanze dalle altre persone.
L’ingresso è consentito solo a chi non presenta sintomi da infezione respiratoria e febbre e non è in quarantena. Sì alle passeggiate, ma rigorosamente a 1 metro di distanza gli uni dagli altri. Sì anche all’attività sportiva individuale ma, in questo caso, i metri di distanza devono essere due. Minori e persone non completamente autosufficienti possono passeggiare con l’accompagnatore sempre nel rispetto della distanza di sicurezza. Nelle aree verdi restano chiuse le aree gioco per i bambini. E’ anche vietato fare feste o pic-nic ed utilizzare le attrezzature sportive. Proibite anche le attività ludico ricreative come giochi e attività di gruppo.
Restano escluse dalla riapertura le pinete di Castelfusano e quella di Acque Rosse. Ed è un mistero il perchè di questa distinzione con, per esempio, la Pineta Sacchetti o Villa Borghese o villa Pamphili. Si tratta di un errore clamoroso e puoi scoprirlo leggendo l’articolo che si trova andando in questa pagina.
Eppure, a proposito di apertura delle spiagge, appena tre giorni prima la sindaca Virginia Raggi ai nostri microfoni aveva dichiarato (vedi il video che segue)