Riforma del calcio dilettantistico, Ostiamare e Monterosi in Terza Serie
Il progetto sul tavolo della Federcalcio nei prossimi giorni. I punti in classifica delle squadre laziali le porterebbero nel nuovo torneo che sostituisce la Serie C
Roma – Sta soffrendo il calcio dilettantistico. Il coronavirus ha bloccato partite e bilanci. Si sta pensando in questi giorni ad alcune riforme per aiutare il pallone a rotolare ancora nei campi delle città italiane. Migliaia di campi. Migliaia di calciatori. Bacino indispensabile per lo sport di base e per il calcio professionistico.
Non esisterà più la Serie C. La Lega Pro sarà sostituita da una Terza Serie. Saranno 60 le squadre che vi parteciperanno. 40 di esse saranno quella della vecchia Serie C che non sono salite in B e le migliori venti della Serie D. Uno sguardo al futuro allora. Oltre la pandemia, con il vaccino nelle vene e il sogno di tornare presto a giocare. Una rivoluzione del pallone dilettantistico. Che probabilmente porterà ossigeno anche ai costi di gestione. L’aspetto più crudo dei bilanci di presidenti che mantengono le squadre per passione e con professionalità.
Ma chi salirà nella Terza Serie ? Mentre l’orizzonte della prossima stagione 2019/2020 sembra ancora lontano, ecco le statistiche. I numeri aiutano a delineare il profilo del nuovo campionato. Del Lazio potrebbero esserci Monterosi e Ostiamare. Insieme alla sarda Torres, che vanta il miglior punteggio come terza classificata. E non solo. Anche per bacino di utenza e per impiantistica. Dietro la grave crisi economica del calcio dilettantistico, alcune società potrebbero realizzare il sogno dello scatto oltre un probabile campionato che tornerà a chiamarsi Interregionale.
Le tre società citate salirebbero in Terza Serie. Grazie ai numeri del torneo odierno fermato bruscamente dalla pandemia. Il Monterosi staziona attualmente a 50 punti nel Girone E della Serie D. Secondo dietro il Grosseto. E la medaglia d’argento al collo ce l’ha anche l’Ostiamare. Seconda nel Girone G con 57 punti conquistati in un campionato entusiasmante. Il torneo a cui parteciperebbero, se nei prossimi mesi verrà confermata la modifica delle competizioni, aiuterebbe Monterosi, Ostiamare e Torres, insieme alle altre partecipanti di contenere la pressione fiscale, grazie ai contratti non professionistici dei tesserati. Quindi, sotto l’egida del mondo dilettante, la Terza Serie avrebbe più soldi da investire. Si sta parlando anche di impiantistica in queste ore. Centri sportivi di proprietà, con aree di business innovative al loro interno, potrebbero aumentare i ricavi e favorire la crescita collettiva.
La riforma pensata è stata appoggiata dal mondo dilettante e anche dagli ambienti della Lega Pro. Si eviterebbero anche dei problemi giudiziari, come dice calciodellatuscia.it: “Gli eventuali ricorsi non avrebbero modo di esistere e la chiusura anticipata della stagione non alimenterebbe le polemiche”. Come scrive il sito web calcistico. Presto il progetto sarà analizzato dal presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. E sarà analizzato dai presidenti di Lega A, Lega B, Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti.
Oltre al sogno di staccare in Terza Serie, si potrebbe proseguire a giocare a calcio oltre la crisi economica. Lo dice Fabio Quadraccia. Il Direttore Sportivo dell’Ostiamare, come indica calciodellatuscia.it, è favorevole al nuovo piano del calcio: “Saremmo molto favorevoli perché finora la Lega Pro aveva dei costi improponibili. Resta la questione dell’impianto ma quello è un problema che avranno tante società. A parte Foggia, Mantova e Savoia le altre non sono pronte. Ma questo è l’ultimo dei problemi, una casa finora l’hanno sempre trovata tutti. E’ una riforma che crediamo possa accontentare tutti quanti”. Sono fondamentali i bilanci in positivo per queste società. Quadraccia ha trovato l’accordo anche con il presidente Lardone.
E il Monterosi? E’ Emiliano Donninelli a parlare. Il DS della società laziale, dopo essersi confrontato con Capponi, numero uno della squadra, ha dichiarato: “E’ vero che il Monterosi è direttamente interessato – dice su calciodellatuscia.it – ma considero questa riforma un salva-calcio ed una grossa opportunità per permettere il mantenimento di molte società. Sappiamo che quello della serie C era un sistema in sofferenza. La possibilità di creare una Terza Serie con pressioni fiscali e costi-gestione meno sostenute – prosegue – permetterà a molti club di affrontare la nuova stagione con meno difficoltà vista la crisi economica, che influirà inevitabilmente sul mondo del calcio sia professionistico che dilettantistico. Questa era una riforma che Federazioni e Leghe avrebbero dovuto attuare già da tempo ma forse, vista l’emergenza, è arrivato il momento giusto”.
Una opportunità di cambiamento allora per il calcio dilettantistico. Il coronavirus qualcosa di buono allora potrà farlo probabilmente, oltre l’emergenza sanitaria e la tragedia causata. Finirebbe un’epoca per il pallone e se ne aprirebbe un’altra. Verso il futuro. Meno costi e più collaborazioni tra le squadre. Più vicinanza tra i presidenti e più divertimento per i tifosi. Nei prossimi giorni si saprà il responso delle leghe.
(Il Faro on line)(foto@ClaudioSpadolini)