Roma: profanato il sepolcro di Elena, morta in moto sulla via Ostiense
Grave denuncia della mamma di Elena Aubry, morta due anni fa sulla via Ostiense: “Qualcuno ha aperto il sepolcro e rubato le sue ceneri”
Roma – Sono due anni che Elena Aubry, 26 anni, non c’è più. E’ il tempo trascorso dal 6 maggio 2018, quando la giovane centaura, caduta dalla sua moto, perse la vita in via Ostiense.
Oggi ricorre, dunque, l’anniversario da quella tragedia (leggi qui). Ma quello che doveva essere un anniversario del ricordo pieno di commozione, si gonfia di rabbia e incredulità: qualcuno ha aperto il sepolcro di Elena al cimitero del Verano e ha trafugato le ceneri.
E’ la mamma a denunciarlo, prima attraverso un esposto contro ignoti presentato presso la stazione carabinieri di San Lorenzo, e poi attraverso il video che vi proponiamo. “Sono appena uscita dai Carabinieri per denunciare una cosa orribile, sono andata al cimitero perché domani sono due anni dalla morte di mia figlia, ed ho scoperto che il sepolcro è stato aperto e le sue ceneri sono state rubate” diceva ieri la donna sul suo profilo facebook. Graziella Viviano è distrutta, ma sapendo quanti amici tra motociclisti e anche tra noi giornalisti possono e vogliono aiutarla, prende un po’ di forza e lancia un appello che può aiutare a ritrovare i resti della sua amata figlia e a capire chi e perché, ha commesso questo ignobile gesto: “Vi chiedo un aiuto, molte persone volevano bene ad Elena e sono andate a trovarla. E’ importante sapere se c’è qualcuno che dopo il 7 dicembre può dire di essere andato da Elena e confermare se era tutto a posto o meno. Questo è molto importante, per restringere i tempi e capire da quando questo possa essere avvenuto”.
“Oltre alle ceneri di Elena, è stato rubato anche un quaderno dove sono stati scritti tanti pensieri rivolti a lei, quando abbiamo chiuso sigillato il sepolcro. Anche se trovate questo quaderno fatecelo sapere.”
“Datemi una mano – aggiunge – non abbiate paura scrivetemi. E’ già terribile perdere una figlia ma anche non trovarne più le ceneri, è qualcosa che non auguro veramente a nessuno.” Per restituirle basterebbe una lettera anonima dove viene detto dove ritrovarle.
“Voglio dire a questa persona, che non ha niente di Elena. Quelle sono solo ceneri che mi piacerebbe riavere, perché appartenevano ad una bellissima motociclista. Se pensava rubandole di prendersi il suo spirito si sbaglia di grosso, Elena non la ferma nessuno.” Anche Ama, l’azienda partecipata comunale che si occupa della gestione dei cimiteri capitolini, ha confermato l’accaduto e presentato denuncia ai carabinieri (leggi qui).
Appena due settimane fa la mamma di Amedeo, un altro ragazzo morto giovane su una delle strade del litorale, la via Cristoforo Colombo, aveva denunciato in questo articolo la profanazione continua della piccola edicola eretta sul ciglio in sua memoria.