Tra il Coronavirus e la rinascita della speranza: ecco il protocollo sanitario adottato dalle attività extralberghiere di Gaeta per la riapertura
L’obiettivo è chiaro: ricominciare a programmare una stagione che, seppur ancora in bilico, non solo a Gaeta, potrebbe rivelarsi fondamentale per mantenere in vita le attività.
Gaeta – Due mesi difficili per chi vive di turismo. Due mesi di incertezze da una parte e di tasse da pagare dall’altra. Eppure, a Gaeta le attività extralberghiere non ci stanno a farsi abbattere da quel nemico che è il Coronavirus e con l’inizio della fase 2 si preparano a lasciare momentaneamente da parte le preoccupazioni del lockdown, per provare a coltivare la speranza, che, come un fiore, sembra rinascere a primavera.
L’obiettivo è chiaro: ricominciare a programmare una stagione che, seppur ancora in bilico, potrebbe rivelarsi fondamentale per mantenere in vita le attività che danno loro da vivere.
“Per questo motivo – spiegano dall’associazione Host Gaeta – abbiamo ritenuto di primaria importanza mettere a punto un protocollo di sicurezza sanitariada applicare nelle nostre strutture ricettive per la salvaguardia della salute nostra e dei nostri ospiti.
Abbiamo già verificato la possibilità di acquistare prodotti certificati con schede tecniche adeguate alla situazione, sia per quanto riguarda la pulizia/sanificazione assoluta delle superfici che dei condizionatori d’aria, e nei prossimi giorni provvederemo ad un acquisto collettivo per tutti gli associati che vorranno aderire. In alternativa abbiamo verificato l’esistenza di prodotti adeguati alla necessità specifica anche nel commercio al dettaglio in supermercati e negozi di prodotti per le pulizie.”
Insomma, nell’attesa che il Governo dia delucidazioni su come intende procedere riguarda all’imminente stagione balneare, a Gaeta cercano di non farsi trovare impreparati, qualora al settore turistico venga permesso di riprendere a lavorare. E, infatti, dall’associazione chiariscono: “Restiamo sicuramente in attesa di linee guida nazionali ma – proseguono dall’associazione – siamo certi di aver cominciato con il piede giusto nella messa a punto di questo vademecum che tutti nostri associati si impegneranno a rispettare e far rispettare agli ospiti.”
Il protocollo stilato da Host Gaeta è pensato per le strutture ricettive quali Bed&Breakfast e Affittacamere, ovvero quelle che ospitano più persone in camere attigue, ma ognuna dotata di bagno privato ad uso esclusivo, e che hanno incluso il servizio di prima colazione.
Le Case Vacanze e gli Alloggi Turistici rispetteranno tutti i punti elencati tranne, ovviamente, quelli relativi alle pulizie giornaliere e alla colazione in quanto non tenute a fornire questo genere di servizi.
Che cosa prevede il vademecum
Ma che cosa prevede, in effetti questo protocollo sanitario, questo vademecum? “In primis -sottolineano dall’associazione – vi è l’obbligo di termoscanner su tutti gli ospiti al check-in per verificare che la temperatura corporea sia al di sotto dei 37,5° e dispenser di gel igienizzante all’ingresso della struttura.
Poi, vi sarà la cartellonistica negli spazi comuni e nelle singole stanze con tutte le procedure, le modalità di pulizia adottate dalla struttura e le indicazioni da seguire in caso di sintomi da Covid-19; mentre per la colazione ci saranno 2 opzioni disponibili: N.1 Colazione in camera N.2 Voucher da utilizzare al bar.”
E ancora: “Per quanto riguarda la pulizia giornaliera delle stanze sarà effettuata con prodotti a base alcolica e/o candeggina. In caso di ricambio ospiti la camera verrà arieggiata per almeno 2 ore e verrà sanificato l’intero ambiente attraverso l’uso dei suddetti prodotti su tutte le superfici della camera. Al ricambio, inoltre, verrà garantita la sanificazione dei mazzi di chiavi e dei filtri dei condizionatori.”
Non solo. Dall’associazione sottolineano: “Non si utilizzeranno tappeti e cuscini ornamentali e comunque tutte quelle suppellettili che possono attirare germi, virus e batteri e non possono essere sanificate con il semplice passaggio di detergenti.
Per quanto riguarda la pulizia quotidiana delle aree comuni, sarà effettuata più volte al giorno con prodotti di sanificazione sulle superfici con le quali si viene più facilmente a contatto: maniglie, porte, finestre.
Il personale utilizzerà mascherine e guanti. Durante le pulizie anche di camici. Tutti i dispositivi verranno sostituiti al termine della pulizia di ogni singola stanza.”
E infine: “Nel caso di stanziamento nelle aree comuni (terrazze, giardini) si manterrà la distanza sociale e si utilizzerà obbligatoriamente la mascherina.
Le strutture che hanno il bagno in uso comune per 2 stanze (consentito dalla normativa regionale) dovranno obbligatoriamente dedicare l’uso esclusivo del bagno ad una sola delle 2 stanze e mantenere chiusa la seconda, a meno che non si tratti di occupanti appartenenti allo stesso nucleo familiare.”
Host Gaeta: “Non dobbiamo abbassare la guardia”
Riprendere a lavorare, quindi, ma con tutte le cautele del caso. Perché questo nemico si indebolisca sempre più, piuttosto che rafforzarsi. “Siamo convinti – concludono dall’associazione – che la rinascita del Paese debba necessariamente passare da un atteggiamento serio, pacato ma soprattutto professionale da parte di tutti gli operatori che si trovano a dover agire in un contesto così particolare. Uniti si vince, ma non dobbiamo abbassare la guardia.”
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