Crisi coronavirus, Papa Francesco prega per chi ha perso il lavoro
Il Pontefice: “Preghiamo per questi nostri fratelli e sorelle che soffrono questa mancanza di lavoro”
di FABIO BERETTA
Città del Vaticano – “In questi giorni tanta gente ha perso il lavoro; non sono stati riassunti, lavoravano in nero… Preghiamo per questi nostri fratelli e sorelle che soffrono questa mancanza di lavoro”.
E’ questa l’intenzione di preghiera con la quale Papa Francesco ha celebrato oggi la messa mattutina a Santa Marta, in Vaticano. Nell’omelia, invece, commenta il brano evangelico del giorno, che racconta il discorso di “congedo” di Gesù dall’ultima cena, quando Cristo promette “lo Spirito Santo”, detto Paràclito. “In greco, il Paràclito – spiega il Pontefice – è colui che sostiene, che accompagna per non cadere, che ti mantiene fermo, che è vicino a te per sostenerti”.
Non solo: lo Spirito “ci insegna il mistero della fede”, “la dottrina di Gesù”, “e ci insegna come sviluppare la nostra fede senza sbagliare, perché la dottrina cresce, ma sempre nella stessa direzione: cresce nella comprensione”.
Infatti, sottolinea Bergoglio, “la fede”, come anche “la dottrina”, “non è una cosa statica, cresce come gli alberi: sempre gli stessi, ma più grandi, con frutto, ma sempre lo stesso, nella stessa direzione. E lo Spirito Santo evita che la dottrina sbagli, evita che rimanga ferma lì, senza crescere in noi”.
Ma lo Spirito Santo aiuta anche a “ricordare”, a “fare memoria”. In altre parole, “ci mantiene svegli, sempre svegli nelle cose del Signore e ci fa ricordare anche la nostra vita. Ti porta alla memoria quello che ha insegnato Gesù ma anche la propria vita“. Da qui l’invito a pregare con queste parole: “Sono lo stesso. Ho camminato tanto, ho sbagliato tanto, ma sono lo stesso e tu mi ami”.
E in questa memoria, lo Spirito Santo ci guida; ci guida per discernere, per discernere cosa devo fare adesso, qual è la strada giusta e qual è quella sbagliata, anche nelle piccole decisioni. Se noi chiediamo la luce allo Spirito Santo, Lui ci aiuterà a discernere per prendere le vere decisioni, le piccole di ogni giorno e le più grandi. È quello che ci accompagna, ci sostiene nel discernimento.
Allo Spirito Santo, conclude il Papa, “i Vangeli danno un nome più bello: è il Dono di Dio. Lo Spirito è proprio il Dono. Non vi lascerò soli, vi invierò un Paràclito che vi sosterrà e vi aiuterà ad andare avanti, a ricordare, a discernere e a crescere. Il Dono di Dio è lo Spirito Santo. Che il Signore ci aiuti a custodire questo Dono che Lui ci ha dato nel Battesimo e che tutti noi abbiamo dentro”.
(Il Faro online) – Foto © Vatican Media