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Il Comitato Tecnico Scientifico respinge il protocollo della Federcalcio: modifiche per riaprire in sicurezza

11 maggio 2020 | 21:46
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Il Comitato Tecnico Scientifico respinge il protocollo della Federcalcio: modifiche per riaprire in sicurezza

Ci sono alcuni cavilli proposti alla Serie A. Lo dice Spadafora al TG1. Il Ministro dello Sport domani presenta il documento per riaprire palestre e centri sportivi

Roma – Il tanto atteso parere del Comitato Tecnico Scientifico sul protocollo della Federcalcio è arrivato in serata. Servono ulteriori modifiche per poter ripartire in totale sicurezza.

Uno dei nodi è il livello dei contagi in squadra. Se un calciatore viene trovato positivo al coronavirus, staff tecnico e dirigenziale, insieme ai compagni, vanno in quarantena. E’ uno dei cavilli richiesti dai virologi. E tutta la responsabilità deve essere a carico dei medici sociali: “Se la Figc accetta le richieste del Comitato Tecnico Scientifico, allora gli allenamenti possono riprendere”. Lo ha detto il ministro dello sport Vincenzo Spadafora al TG1. Nonostante le richieste proposte, sembra esserci uno spiraglio alla riapertura della Serie A, alla quale adesso passa l’assist del mondo dei virologi. Una riapertura che riguarda la momento solo gli allenamenti. Per far ripartire il campionato il livello dei contagi deve scendere in modo significativo.

Si riunirà il calcio dei massimi livelli nei prossimi giorni, per decidere se accettare o meno la proposta. Intanto Spadafora si augura che il 18 maggio possano tornare all’attività i centri sportivi e le palestre. Avrà lui stesso un incontro nella giornata di domani per presentare tale documento e discutere della questione con il CTS: “La linea della prudenza è quella giusta. Abbiamo avuto sino ad ora la massima attenzione ai comportamenti anticontagio”. Ha dichiarato ancora Spadafora al TG1.

Di seguito le dichiarazioni del Ministro dello Sport

Il Comitato Tecnico Scientifico chiede delle modifiche al protocollo della Federcalcio. Chiede che, se durante gli allenamenti si trovasse un giocatore positivo, tutta la squadra e lo staff tecnico dovrebbero andare in quarantena senza nessun contatto esterno, oppure che siano i medici delle società ad assumersi tutte le responsabilità del protocollo. Una cosa importante è che i test molecolari previsti per i giocatori non vengano fatti a discapito di tutti gli altri cittadini. Se la Federcalcio accetterà le indicazioni gli allenamenti potranno riprendere il prossimo 18 maggio. Dalle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico emerge una linea di prudenza che abbiamo avuto sino ad oggi, è la strada giusta da seguire. Credo ci sia bisogno di un’altra settimana per monitorare la curva dei contagi e decidere poi sul campionato“.

E’ evidente che il 18 maggio devono ricominciare gli allenamenti di tutti gli altri sport di squadra, seguendo i protocolli. Domani mattina presenterò ai virologi il documento che riguarda la riapertura di tutti i centri sportivi italiani e le palestre. Il mio obiettivo è che tutto lo sport possa ripartire in sicurezza”.

(Il Faro on line)