Il consiglio

Fase 2, ripartire dal proprio benessere: dieci regole per combattere la cellulite

12 maggio 2020 | 12:53
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Fase 2, ripartire dal proprio benessere: dieci regole per combattere la cellulite

Patrizia Gilardino, chirurgo estetico, indica il decalogo per rimettersi in forma ed eliminare la cellulite anche da casa dopo settimane di quarantena: “Non servono eccessi, ci vuole regolarità”

Il regime di quarantena ha inevitabilmente rallentato i ritmi di vita, limitato il tempo dedicato all’attività fisica e, non così raramente, ha portato a fare qualche eccezione di troppo a tavola, accentuando così piccoli accumuli di grasso e cellulite.

La classica buccia d’arancia non è direttamente correlata ad una condizione di sovrappeso, ma dipende dal proprio metabolismo e, in particolare, dagli stili di vita adottati – premette Patrizia Gilardino, chirurgo estetico di Milano -. Combatterla, magari per recuperare una buona forma fisica in vista dell’arrivo dell’estate, non è semplice ma soprattutto non è immediato. Sono diverse le soluzioni a disposizione: dalla una dieta mirata fino ad arrivare, nei casi più compromessi, a dei trattamenti mirati”.

In attesa che gli studi medici possano riaprire per accogliere i pazienti, Gilardino ha stilato un breve vademecum per contrastare la pelle a buccia d’arancia direttamente da casa. “Non servono eccessi, ma regolarità”, sottolinea.

“Innanzitutto, fare movimento. Non occorre essere degli atleti professionisti e neppure passare tutta la giornata a fare ginnastica, ma dedicare almeno mezzora ogni giorno a fare esercizio fisico è sicuramente un buon punto di partenza per rassodare la nostra massa muscolare e combattere i piccoli accumuli di grasso. Secondo, per favorire la circolazione e combattere il ristagno dei liquidi, spesso all’origine della cellulite, fare una breve camminata oppure, sfruttando le agevolazioni, una bella pedalata in bicicletta. L’importante è non rimanere seduti tutto il giorno”.

Terzo, seguire una dieta varia e composta da prodotti freschi. La nostra dieta mediterranea è un ottimo punto di riferimento; inoltre, con la bella stagione aumenta anche la disponibilità di frutta e verdura fresche – prosegue la specialista-. Quarto, sempre guardando alla tavola, meglio evitare cibi confezionati e quelli che contengono grassi saturi e zuccheri o farine raffinati”.

Quinto, tra gli stili di vita corretti una voce a parte riguarda i vizi: no al fumo perché, oltre a danneggiare la nostra salute, compromette anche la circolazione non permettendo che tutto il nostro corpo sia ossigenato come dovrebbe. Sesto, ad un bicchiere di vino, soprattutto se buono, è difficile rinunciare ma ricordiamoci che l’abuso di alcol fa male. Meglio ridurre al minimo il ricorso ai superalcolici”.

Settimo, bere molta acqua, meglio se naturale: il classico consiglio è di berne almeno due litri al giorno – continua -, «Inoltre, meglio limitare il ricorso a bibite gassate e zuccherate; limitare anche, se non si praticano sport a livello agonistico, anche il ricorso ad integratori. Ottavo, tra i trattamenti di medicina estetica prediligere quelli drenanti. È il caso, ad esempio, della mesoterapia che permette di smaltire tutti i liquidi che si sono stagnati e quindi di rimuovere gli elementi tossici che, depositandosi nel tessuto, causano infiammazioni ed inestetismi.

Nono, nelle situazioni un po’ più compromesse, orientarsi versi i trattamenti più naturali. Ad esempio, la carbossiterapia permette di agire in profondità sfruttando le proprietà benefiche dell’anidride carbonica che è un potente vasodilatatore capace di attivare il microcircolo in alcune particolari zone del corpo”.

Decimo, evitare il fai da te e non esiste una soluzione che va bene ed è efficace per tutti. Ogni percorso terapeutico deriva da una specifica visita medica; ed è il medico che indica la strada da percorrere – conclude Gilardino -. In queste settimane di limitazioni però, possiamo da soli fare un po’ più di attenzione a cosa mettiamo in tavola e sforzarci di fare qualche camminata. Una volta riaperti gli studi medici, il percorso potrà essere affinato con una dieta mirata e focalizzato sulle specifiche esigenze della paziente con i trattamenti più adeguati”.