Il Papa elogia gli infermieri: “Santi della porta accanto che si fanno carico delle ferite del prossimo”
Messaggio del Pontefice in occasione della Giornata Mondiale dell’Infermiere: “Siete l’immagine della Chiesa ospedale da campo”
di FABIO BERETTA
Città del Vaticano – Infermieri e ostetriche sono “vicini alle persone nei momenti cruciali della loro esistenza, la nascita e la morte, la malattia e la guarigione”. A volte si trovano “accanto a loro mentre stanno morendo, donando conforto e sollievo negli ultimi istanti. Per questa” loro dedizione, sono tra i “santi della porta accanto. Siete immagine della Chiesa ‘ospedale da campo’“.
Nel giorno in cui si celebra la Giornata Internazionale dell’Infermiere, nell’ambito dell’Anno Internazionale dell’Infermiere e dell’Ostetrica, designato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, e il bicentenario della nascita di Florence Nightingale, fondatrice della moderna assistenza infermieristica, Papa Francesco, in un messaggio, elogia la figura degli infermieri e delle ostetriche.
Una professione che, come lo stesso Bergoglio ha sottolineato durante l’omelia della messa a Santa Marta, “è più di una professione, è una vocazione, una dedizione“. “Esempio di eroicità”, gli infermieri sono stati “riscoperti” in questo momento storico, segnato dall’emergenza sanitaria mondiale provocata dalla pandemia del virus Covid-19.
“Quotidianamente assistiamo alla testimonianza di coraggio e di sacrificio degli operatori sanitari – sottolinea Francesco -, in particolare delle infermiere e degli infermieri, che con professionalità, abnegazione, senso di responsabilità e amore per il prossimo assistono le persone affette dal virus, anche a rischio della propria salute. Ne è prova il fatto che, purtroppo, è elevato il numero degli operatori sanitari che sono morti nel fedele compimento del loro servizio”.
Bergoglio assicura la sua preghiera “per loro – il Signore li conosce ciascuno per nome – e per tutte le vittime di questa epidemia”. Per il Pontefice argentino, gli infermieri “sono uomini e donne che hanno scelto di rispondere ‘sì’ a una vocazione particolare: quella di essere buoni samaritani che si fanno carico della vita e delle ferite del prossimo. Custodi e servitori della vita, mentre somministrano le terapie necessarie, infondono coraggio, speranza e fiducia”
Care infermiere e cari infermieri, la responsabilità morale guida la vostra professionalità, che non si riduce alle conoscenze scientifico-tecniche, ma è costantemente illuminata dalla relazione umana e umanizzante con il malato. Grazie per questo vostro servizio all’umanità!
In tanti Paesi, prosegue Francesco, “la pandemia ha messo in luce anche molte carenze a livello di assistenza sanitaria”. Da qui l’appello “ai Responsabili delle Nazioni di tutto il mondo, affinché investano nella salute come bene comune primario, potenziando le strutture e impiegando più infermieri, così da garantire a tutti un adeguato servizio di cura, nel rispetto della dignità di ogni persona”.
Poi, una riflessione sul ruolo degli infermieri: “È importante riconoscere fattivamente il ruolo essenziale che questa professione ricopre per la cura dei pazienti, l’attività di emergenza territoriale, la prevenzione delle malattie, la promozione della salute, l’assistenza in ambito familiare, comunitario, scolastico. Gli infermieri e le infermiere, come pure le ostetriche, hanno diritto e meritano di essere meglio valorizzati e coinvolti nei processi che riguardano la salute delle persone e della comunità”, ammonisce Bergoglio.
Che aggiunge: “È dimostrato che investire su di essi migliora i risultati in termini di assistenza e di salute complessiva. Occorre, pertanto, far crescere il loro profilo professionale, fornendo idonei strumenti a livello scientifico, umano, psicologico e spirituale per la loro formazione; come pure migliorare le loro condizioni di lavoro e garantirne i diritti affinché possano svolgere in piena dignità il loro servizio”.
Poi, un pensiero particolare alle ostetriche, che assistono le donne in gravidanza e le aiutano a dare alla luce i loro bambini: “Il vostro lavoro è tra i più nobili che esistano, dedicato com’è direttamente al servizio della vita e della maternità. Nella Bibbia, i nomi di due eroiche levatrici, Sifra e Pua, sono immortalati all’inizio del Libro dell’Esodo (cfr 1,15-21). Anche oggi il Padre celeste vi guarda con gratitudine“.
“Cari infermieri, care infermiere e ostetriche, possa questa ricorrenza porre al centro la dignità del vostro lavoro, a beneficio della salute dell’intera società. A voi, alle vostre famiglie e a quanti curate assicuro la mia preghiera e imparto di cuore la Benedizione Apostolica”, conclude il Papa.
(Il Faro online) – Foto © Vatican Media