Ordinanza per Ostia, Castelporziano e Capocotta: spiagge aperte ma solo per passeggiate, pesca e sport
Dal X Municipio l’ordinanza che vale fino al 1° giugno. Stabilimenti balneari chiusi e spiagge libere sorvegliate: riesumata la denuncia penale e multe da 25 a 500 euro per chi prende il sole o gioca con secchiello e paletta
Ostia – Che la stagione balneare abbia inizio. Anzi no: andare in spiaggia si può, ma solo per passeggiare, per pescare e per fare sport acquatici. Quindi anche fare un tuffo in acqua. Ma, in questo caso, non si può mettere l’asciugamano sull’arenile. E se lo fai non solo ti becchi una multa che può arrivare a 500 euro ma anche una denuncia penale e arresto fino a 3 mesi.
La sindaca di Roma, Virginia Raggi, su proposta della presidente del X Municipio, Giuliana Di Pillo, ha firmato l’ordinanza di accesso alle spiagge di Roma valida fino al 1° giugno. Firmata oggi, sabato 16 maggio, sarà in vigore da lunedì 18. Dunque, si può tornare sulle spiagge di Ostia, Castelporziano e Capocotta ma è vietato stendersi al sole o fare altre attività che non sono espressamente consentite.
Si può passeggiare e transitare lungo la spiaggia per fare attività motoria, pescare e scendere in mare per le attività sportive acquatiche: surf, windsurf, canottaggio, sup, kitesurf, vela, nuoto. E’ permessa la pesca sportiva anche amatoriale purchè fatta in modo individuale, nel rispetto delle norme di sicurezza e di distanziamento sociale. Per fare sport e passeggiare bisogna comunque rispettare le distanze interpersonali di 2 metri per le attività sportive e di un metro per le passeggiate.
E’ vietata ogni attività che comporti assembramento e non sono consentite tutte le attività ludiche, incluse dunque anche quelle dei bambini con paletta e secchiello.
Una circostanza balza subito agli occhi. Mentre il Governo in sede di spostamento non giustificato ha eliminato la denuncia penale per inosservanza a disposizioni dell’autorità (art. 650 codice penale), decisione adottata per evitare l’ingolfamento dei tribunali, il X Municipio ha invece riesumato questa sanzione penale (fino a tre mesi d’arresto) che va ad aggiungersi a quelle economiche. La multa per i contravventori varia da un minimo di 25 euro a un massimo di 500.
L’ordinanza sindacale reca la numero 93 del 16 maggio 2020.