Asl Roma 3 al via indagine sierologica sul Coronavirus: 8mila candidati tra litorale e Roma ovest

25 maggio 2020 | 14:44
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Asl Roma 3 al via indagine sierologica sul Coronavirus: 8mila candidati tra litorale e Roma ovest

Assegnati alla Asl Roma 3 circa 8mila controlli: riceveranno una telefonata dalla CRoce Rossa per effettuare l’indagine sierologica per la ricerca degli anticorpi anti-coronavirus

Ostia – È partita l’indagine sierologica del Ministero della Salute e Istat sul nuovo Coronavirus. E anche la Asl Roma 3, responsabile della salute pubblica del quadrante di Roma Ovest e Litorale, è coinvolta nello studio: circa 8mila persone, selezionate con un criterio statistico, saranno sottoposte al test. L’esame è totalmente gratuito e si effettua in strutture sanitarie pubbliche.

In Italia lo studio coinvolgerà complessivamente un campione di circa 150mila persone, selezionate da Istat per garantire la massima rappresentatività della popolazione. Chi fa parte del campione, riceverà una telefonata dal Centro regionale della Croce Rossa Italiana.Gli esiti dell’indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l’analisi comparata con altri Paesi europei. Per ottenere risultati affidabili e utili è fondamentale che le persone selezionate per il campione aderiscano. Partecipare non è obbligatorio, ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a ognuno di noi.

Nella Asl Roma 3 sono state selezionate circa 8.000 persone: si tratta di un campione rappresentativo della società articolato in sei differenti classi d’età e di ogni ceto sociale ed economico.

Si parte con gli operatori sanitari e gli agenti delle forze dell’ordine. Il target La che si è dato l’ospedale Grassi, uno dei centri di riferimento regionale, è una media di un centinaio di prelievi ed esami al giorno.

Ogni soggetto riceverà un numero di riferimento e con quel codice potrà scaricare il referto online. Se risulterà positivo verrà affidato al proprio medico di base per ulteriori accertamenti, in particolare il tampone rino-faringeo. Servirà per stabilire se quel soggetto positivo è infetto o se la positività del test sierologico è riferibile solo a un contatto di medio-lungo termine con il virus.