Ladispoli, il Pd: “Servono più controlli, non le ronde solitarie del Sindaco”
I dem: “Esiste una minoranza che però fa massa e può compromettere i sacrifici che la cittadinanza ha affrontato con giudizio”
Ladispoli – “Con una nota (inascoltata) del 12 maggio abbiamo chiesto all’Amministrazione del sindaco Grando di rafforzare le misure di controllo presupponendo un maggior movimento di persone dopo il 18 maggio. Sia di giorno che di notte. Con la ronda notturna, in solitario, di venerdì 22 maggio, il primo cittadino ha constatato una ‘situazione fuori controllo per gli assembramenti’, dissennati, soprattutto giovanili, e proprio nei punti nevralgici che avevamo indicato: viale Italia e adiacenze, lungomare”, si legge in una nota diffusa dal Partito Democratico di Ladispoli.
“Questa volta non ha espresso ‘vergogna’ nei confronti della città che amministra, ma ha minacciato di chiudere tutto. Sfuriata e doccia fredda per gli esercenti che da soli non possono sostituirsi nel controllo delle normative anticoronavirus e che arrancano per riprendersi dal lockdown. La risposta della cittadinanza sui social non si è fatta attendere: un coro unanime con la richieste di ‘controlli severi, senza sconti, multe’, per chi non osserva le regole di sicurezza. Anche il Pd rinnova la richiesta di controlli più serrati, pure in vista della bella stagione, quando Ladispoli aumenterà di numero“.
“Purtroppo – continuano – c’è una minoranza alla quale la pandemia non ha insegnato nulla e che pensa di ‘tornare allo stile di vita precedente con la foga di chi ha vissuto un periodo di astinenza’. Tra costoro si inserisce il nuovo ceppo dei ‘No Mask’ e vicinanza (a)sociale incuranti del fatto che il virus non è debellato e che in giro ci sono i cosiddetti asintomatici. Esiste una minoranza – concludono dal Pd – che però fa massa e può compromettere i sacrifici che la cittadinanza ha affrontato con giudizio”.
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