Formiae colpisce ancora: a Don Bosco scoperti i resti di un’antica villa marittima
Dai primi accertamenti, sembrerebbe che la villa sia del I secolo avanti Cristo, come testimonierebbero anche alcuni ritrovamenti di frammenti in cubilia calcare.
Formia – Neppure il Coronavirus ha potuto nulla contro la bellezza e il glorioso passato della città ciceroniana. Formia, infatti, divisa tra la paura del contagio e la voglia di riprendersi la propria libertà, riscopre una nuova forza, una nuova energia, che proviene direttamente dalle proprie origini, dalla “certificata” preferenza che gli antichi nutrivano per questo luogo.
Che cosa è successo? Nei giorni scorsi, durante i lavori di messa a norma e riqualificazione di una discesa a mare nel tratto di arenile nei pressi del Villaggio Don Bosco, sarebbe spuntato un muro di contenimento di quella che, secondo i primi accertamenti, dovrebbe essere un’antica villa marittima risalente al I secolo avanti Cristo, nel periodo della Roma repubblicana, come testimonierebbe anche alcuni ritrovamenti di frammenti in cubilia calcare.
La scoperta è stata comunicata dallo stesso parroco di Don Bosco, don Mariano, durante le sue omelie domenicali, che, pare, per quanto contento del ritrovamento, era anche preoccupato dei possibili ritardi che questa straordinaria scoperta potrebbe comportare nei confronti del tratto di spiaggia da anni gestito dai salesiani.
Di fatto, il cantiere è già stato bloccato dall’archeologo di Cassino interpellato dalla stessa parrocchia per sovrintendere i lavori e che, all’indomani della scoperta, ha subito informato la Soprintendenza. Al momento, non è possibile ricostruire quanto fosse grande l’antica villa.
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