Spadafora: “La Serie A in chiaro nelle case di riposo”
Ha aggiornato il Ministro Spadafora dell’attività del Governo nei riguardi dello sport. La Coppa Italia il 12 giugno. 51 milioni per il dilettantismo
Roma – Dal recupero delle partite della Coppa Italia, alla riforma dello sport, al discorso sentito del Governo nei confronti dei lavoratori sportivi, fino alla ripresa delle categorie amatoriali.
Sono stati questi, principalmente, i temi toccati dal Ministro dello Sport. Durante la diretta Facebook, andata via web nella serata di oggi, Vincenzo Spadafora ha indicato tutti gli aggiornamenti del lavoro governativo, nei confronti del mondo dello sport. Che sta ripartendo in questi giorni. Lo sta facendo rispettando regole e distanziamento. Tutto quanto come indicato nel documento cospicuo di 400 pagine redatto in collaborazione con il Coni, il Cip e le Federazioni Sportive Nazionali. Protocolli sanitari e indicazioni del Politecnico di Torino, all’interno de “Lo Sport riparte in sicurezza” (leggi qui).
Alcune federazioni intanto, come quella della pallavolo e della scherma, stanno aggiornando in queste ore le linee guida che devono seguire gli atleti per evitare il contagio da coronavirus durante la preparazione fisica degli allenamenti. Intanto si avvicina la riapertura della stagione calcistica. E in anche in anticipo rispetto a quanto indicato nei giorni scorsi, dagli enti preposti.
La Coppa Italia: in campo prima del 14 giugno
La Coppa Italia ad esempio ripartirà già nel week end precedente al 14 giugno. Il 12 e il 13 si disputeranno le semifinali. Il venerdì sera si giocherà Juventus – Milan e il giorno dopo si svolgerà al San Paolo Napoli Inter. Naturalmente a porte chiuse, senza pubblico sugli spalti: “Sono state anticipate le partite della competizione”. Ha esordito Spadafora. La finale non cambierà sede. Sarà sempre quella dello Stadio Olimpico, il 17 giugno. Tre giorni prima della ripartenza della Serie A.
Serie A: le partite in chiaro solamente nelle case di riposo
Ma l’aspetto a cui il Ministro tiene in modo particolare, è quello delle gare in chiaro. E per la Coppa Italia tutto è stato facile, in quanto la Rai da sempre e da accordi annuali, da sempre le trasmette per tutti i tifosi. Per quanto riguarda il campionato, che inizierà il 20 giugno, le partite in chiaro, come Spadafora stesso ha indicato, come riporta l’ADN Kronos, saranno trasmesse dentro le case di riposo. Lo ha proposto Quotidiano Nazionale e alcuni parlamentari, tra cui lo stesso Ministro dello Sport, insieme a Pieferdinando Casini (Autonomie), a Daniele Belotti (Lega) e Ignazio La Russa (Fdl), hanno sposato immediatamente la causa: “L’idea di offrire in chiaro la visione delle partite nelle residenze per anziani, così come avviene in Spagna, mi vede assolutamente d’accordo”. Nelle pagine sportive de il Quotidiano Nazionale, Spadafora spiega come il discorso dei diritti televisivi, sia stato tema delle discussioni odierne: “In questi giorni sono in corso interlocuzioni con i diversi broadcaster e senza dubbio porrò anche questa richiesta, che immagino possa essere accolta con favore. Andrà verificato – spiega il Ministro – come renderla possibile sul piano tecnico, ma credo sia un segnale positivo poter offrire alle generazioni più anziane, così duramente colpite dal covid19, una possibilità di svago e di sana passione sportiva“. Lo faranno gli anziani nelle loro case del riposo e senza che queste ultime paghino abbonamenti aggiuntivi.
La tutela dei lavoratori sportivi. Il nodo della riforma dello sport
Come Spadafora aveva annunciato nei suoi messaggi via Facebook, il Governo metterà mano alla riforma dello sport. Ci sta lavorando in queste ore e il punto della questione sarà principalmente la tutela dei lavoratori sportivi: “Abbiamo fatto un incontro con tutte le forze di maggioranza e oggi ho voluto incontrare tutte le forze di opposizione – dice il Ministro dello Sport – sono stati confronti molto positivi – prosegue – è giusto fare un discorso che vada al di là dei partiti. Ho voluto incontrare tutti e il lavoro sportivo è stato uno dei temi principali trattati. Tutti condividono il fatto che ci sia attenzione ai lavoratori sportivi. Vi confermo che sarà così nella legge che approveremo entro agosto“.
Il mondo dilettantistico: aiuti per 51 milioni di euro. A fondo perduto
Ma i lavoratori sportivi non possono essere aiutati senza un posto di lavoro a cui tornare. E il lavoro è creato sul territorio nazionale dalle società sportive e da quello sport di base, così duramente colpito dall’emergenza sanitaria : “Ho firmato un primo decreto: 51 milioni di euro a fondo perduto per le società e le associazioni sportive dilettantistiche”. Non finirà il tunnel entro poco tempo e Spadafora lo spiega : “Ci saranno ancora mesi difficili, ma nell’insieme credo si sia fatto abbastanza. Da lunedì Sport e Salute sarà in grado di inviare i bonifici per le indennità di aprile, maggio e anche marzo per gli operatori dello sport. Ringrazio tutta la squadra del presidente Cozzoli, il ritardo non è ascrivibile a Sport e Salute. Il lavoro è stato ottimo. È stata risolta positivamente anche la questione degli arbitri in mancanza di quelle caratteristiche contrattuali. Anche loro avranno accesso alle indennità. Stiamo facendo il possibile e l’impossibile. Ora abbiamo chiuso questa storia, tutte le oltre 130 mila persone che le hanno richieste avranno i soldi“.
Lo sport amatoriale e gli sport da contatto: nel prossimo decreto la data della ripartenza
Stanno rientrando tutte le varie categorie sportive nella propria attività, ma tuttavia quella classe di appassionati, che svolge lo sport appunto per passione e per esigenza di benessere psicofisico, ancora non hanno potuto riprendere il loro hobby abituale. Se non nelle palestre e nei centri sportivi. E allora Spadafora parla anche dello sport amatoriale. La data della ripartenza si spera sia intorno al 22 giugno, ma sarà indicata nel prossimo decreto governativo: “Ribadisco l’impegno già preso: nel prossimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri inseriremo la data per la ripartenza dello sport amatoriale. Non vi so dire oggi se si potrà riprendere dal 15 giugno, ma io spero che almeno dalla settimana successiva si possa riprendere l’attività amatoriale degli sport di squadra e degli sport di contatto”. Un altro tema fondamentale. Le discipline di contatto. Tantissime. Scherma, lotta olimpica, karate e judo. Solo alcune e con tanti campioni che attendono di potersi allenare come prima: “Il problema è che dobbiamo superare l’idea del distanziamento, mentre oggi è una cosa che dobbiamo assolutamente rispettare tutti quanti, così come l’utilizzo delle mascherine. Dobbiamo capire se riusciamo a vivere e gestire bene questa riapertura delle regioni“.
(Il Faro on line)