I Flauti del Mulino Bianco suonano meglio sul lungomare di Ostia
Il regista Gabriele Mainetti sceglie ancora una location ostiense per la pubblicità dei Flauti di Mulino Bianco: stavolta è lungomare Paolo Toscanelli con l’ex colonia Vittorio Emanuele III
Ostia – Evidentemente il mare, le architetture e la storia del litorale romano ispirano felicità. E ben si integrano con il messaggio gioioso che il brand Mulino Biancovuole far arrivare ai consumatori dei suoi prodotti attraverso la firma del regista Gabriele Mainetti che ne cura la campagna pubblicitaria 2020.
Continua, così, il nuovo format di comunicazione di Mulino Bianco, che torna a mostrare una “felicità possibile” agli italiani, nei commercial diretti da Gabriele Mainetti e accompagnati dalle note della celebre canzone “My Favorite Things” (letteralmente, “Le mie cose preferite”), la canzone composta da Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II per il musical Tutti insieme appassionatamente del 1959.
Gli spot, on air dal 24 maggio scorso, sono firmati da Publicis Italia, e introdotti dal film Manifesto diretto da Gabriele Mainetti con protagonista il piccolo Giulio, in un’ambientazione cara al regista: il Borgo di Ostia antica (link articolo).
Per il secondo film di prodotto, Mainetti sceglie ancora Ostia, come set e luogo del cuore, evocativo dei piccoli momenti di felicità ricercati dai bravissimi giovanissimi protagonisti sempre diversi, in tutta la serie. Stavolta l’ambientazione è la spiaggia di fronte all’ex Colonia Vittorio Emanuele III, su Lungomare Paolo Toscanelli, dove Filippo, uno dei piccoli attori dello spot “che ama il suono della velocità”, è a bordo della sua bici sulla pedana ciclabile che attraversa l’arenile.
E indovinate dove Filippo può provare il suo momento di felicità nel “camminare solo sulle mattonelle bianche“? Ma naturalmente all’interno di uno dei corridoi dell’ex colonia che conserva la pavimentazione dell’epoca e molto altro ancora.
“Mulino Bianco, a 45 anni dalla sua nascita, lancia una nuova campagna pubblicitaria, che mette al centro del racconto le persone e la loro personale idea di felicità”. Il marchio Mulino Bianco, (disegnato da Giò Rossi) nasce nel 1975 – afferma Julia Schwoerer, Vicepresident Marketing Mulino Bianco e Pan di Stelle – in un periodo molto difficile della nostra storia, segnato dal terrorismo e dalla cosiddetta austerity, la crisi petrolifera globale. Da subito diventa un simbolo forte di ottimismo, rifiuto e fuga dal caos e dalla frenesia, indicando nel ritorno alla vita semplice e genuina, di quando i mulini erano bianchi una strada alternativa, per tornare ad avere fiducia in un mondo migliore.”
Una curiosità che ha attirato la nostra attenzione, ed alla quale è dedicato qualche secondo di questo breve spot, è la carta da gioco fissata con una molletta da bucato sulla forcella posteriore della bici di Filippo, come si faceva da piccoli tanti anni fa. La carta napoletana in questione è il 6 di denari, il cui bellissimo significato è donare in modo giusto, un concetto che è forse alla base di questo nuovo spot che si conclude nel nobile ma anche naturale gesto del bambino, che divide a metà la sua merenda per donarla all’amica del cuore.