Matrimoni civili ai tempi del Coronavirus: a Minturno via l’obolo
Il Sindaco: “Il nostro è un provvedimento temporaneo, che terminerà con l’emergenza, ma che speriamo sia utile a far tornare un po’ di normalità nelle nostre vite.”
Minturno – Come saranno i matrimoni ai tempi del Coronavirus, ora che il lockdown è finito? Il Comune prova a immaginarli e, anzi, a incentivarli: via, infatti, l’obolo per le unioni civili che verranno celebrate all’interno dell’aula consiliare del comune di Minturno.
Una decisione fortemente voluta dal sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli e che si contrappone, proprio in virtù dell’emergenza Covid, a quanto stabilito a febbraio 2019, con una delibera di giunta, che prevedeva il versamento di 150 euro per i matrimoni celebrati, nei giorni feriali e in orario di apertura degli uffici, nella sala consiliare o nel chiostro del municipio. Si arrivava a un’obolo di 200 euro per chi intendeva sposarsi il sabato o nei festivi.
“Il coronavirus– ha spiegato il Primo cittadino – ha costretto diverse coppie a dover rimandare il matrimonio religioso a data da destinarsi. Nonostante questo, c’è chi ha comunque deciso di celebrare il matrimonio civile (che era comunque gratuito se svolto presso gli uffici del sindaco e dello stato civile).
Per evitare i problemi di sovraffollamento, abbiamo pensato di offrire l’aula consiliare, che, essendo più grande, può anche garantire il giusto distanziamento sociale. Certo – ha concluso il Sindaco – il nostro è un provvedimento temporaneo, che terminerà con l’emergenza, ma che speriamo sia utile a far tornare un po’ di normalità nelle nostre vite.”
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