“Portiamo in salvo La Signora del vento”, l’onorevole Trano preoccupato per le sorti della nave scuola di Gaeta
Trano: “L’ultima possibilità è che la Marina Militare acquisisca il veliero, concedendo al Caboto e agli altri Istituti di svolgere attività di alternanza scuola-lavoro.”
Gaeta – Sarà la fine dell’anno scolastico, sarà la fine del lockdown, ma l’onorevole Raffaele Trano ha voluto lanciare un appello circa le sorti de “La Signora del vento”, la nave scuola dell’istituto Caboto gravemente colpita, lo scorso novembre, da una mareggiata (leggi qui) che ora la costringe ad attendere, nel porto di Civitavecchia, che vi siano i fondi per ripararla.
Nonostante proseguano i contatti con lo staff del ministero dell’istruzione (a febbraio è stato firmato il decreto che ha permesso di firmare una prima tranches di 850mila euro all’istituto leggi qui), l’onorevole continua ad essere preoccupato per il destino della nave scuola.
“Sulla Signora del Vento continuo a battermi, per lei e per i ragazzi che con lei diventeranno marinai – ha sottolineato Trano, ricordando anche che il veliero è una nave laboratorio unica in Europa, ed è il vanto dell’istituto nautico Caboto di Gaeta, ma anche di tutti gli istituti nautici italiani -.
Una formazione di alto livello per l’attività di monitoraggio del mare. Un esempio di scuola che funziona, quella di cui abbiamo tremendamente bisogno e di cui, in una fase in cui si discute tanto di come far ripartire le nostre scuole, ancor di più.
Tutto questo però – prosegue Trano – è stato bruscamente interrotto da una violenta mareggiata che nel novembre scorso ha pesantemente danneggiato il veliero. Da allora l’Istituto Caboto è stato capofila, insieme ad altre scuole italiane, di un progetto di gestione di alto livello per riparare i danni e far riprendere le attività didattiche. L’ex ministro Lorenzo Fioramonti e l’attuale ministro Lucia Azzolina hanno previsto un budget di spesa che è insufficiente allo scopo.”
Poi Trano ha fatto un passo indietro e ha sottolineato l’impegno di questi ultimi mesi: dal Ministero dell’istruzione fino a quello della Difesa, con la presentazione di un ordine del giorno per impegnare l’Esecutivo a trovare i fondi nell’ambito del decreto sulla scuola e far ripartire le attività formative e di ricerca, ordine del giorno che incredibilmente è stato dichiarato inammissibile.
L’ultima spiaggia
“Ma non mi fermo” – ha sottolineato Trano-. Per lui, l’ultima spiaggia per salvare il veliero è che la Marina Militare acquisisca la “Signora del Vento”, concedendo all’Istituto Caboto ed agli altri Istituti Nautici la possibilità di svolgere attività di alternanza scuola-lavoro o l’opportunità di adottare ogni altra misura utile affinché, individuate le risorse finanziarie necessarie, la Marina e il “Caboto” possano concertare le modalità di gestione della nave per consentirne l’uso a fini formativi.
“Si tratta – conclude Trano – anche di una battaglia contro il tempo, visto che, così stando le cose, a breve il Caboto rinuncerà al veliero, ma che voglio combattere fino in fondo. La scuola non si affonda e neppure la Signora del Vento”.
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