Nasce “Alleanza per Roma”: Stato e Chiesa uniti per ridare dignità ai “nuovi” poveri

12 giugno 2020 | 17:16
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Presentato nel palazzo apostolico del Laterano il fondo “Gesù Divino Lavoratore” istituito da Papa Francesco. Raggi: “Ringrazio il Pontefice per un’idea così cocnreta”

di FABIO BERETTA

Roma – Ridare dignità e speranza a quanti, a causa della pandemia di Covid-19, hanno perso il lavoro. Questo l’obiettivo del fondo “Gesù Divino Lavoratore” (al quale hanno aderito Campidoglio e Regione Lazio con una donazione di 500mila euro), istituito da Papa Francesco nella Diocesi di Roma per aiutare i “nuovi” poveri, ovvero tutte quelle persone tagliate fuori dagli aiuti statali (leggi qui), presentato e sottoscritto questa mattina al Palazzo Apostolico del Laterano dal vicario generale per la Diocesi di Roma, il cardinale Angelo De Donatis, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti.

Un “gesto profetico”, quello del Pontefice, così come è stato definito dal cardinale vicario, Angelo De Donatis, che servirà ad aiutare circa 1800 famiglie della Capitale che a causa dell’emergenza sanitaria hanno subito una drastica riduzione dello stipendio e ora si trovano in difficoltà economica. Famiglie con bambini per le quali le misure straordinarie promosse dallo Stato non sono sufficienti.

Da qui la nascita di “Alleanza per Roma”, un accordo stipulato tra Campidoglio, Regione Lazio e Vicariato, che opererà con due tipi di intervento: oltre all’erogazione di un contributo economico per superare la fase di emergenza, infatti, saranno attuati dei percorsi di tirocinio lavorativo, borse lavoro e finanziamenti di micro-progetti di autoimprenditorialità. Il sostegno durerà massimo sei mesi per beneficiario e per ognuna delle misure attivate.

“Vogliamo vederla come un’ancora di salvezza e speranza per chi non ce la fa o rischia di non farcela. Insieme ai provvedimenti che sono stati adottati questo è anche il momento della solidarietà”, ha sottolineato il presidente Zingaretti.

Per sconfiggere il coronavirus ci vorrà del tempo ma per sconfiggere il virus dell’indifferenza non abbiamo tempo, lo dobbiamo fare subito”, ha rimarcato la sindaca Raggi, che ha poi ringraziato il Pontefice argentino “che ha avuto un’idea così concreta, come concreto è lui”.

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De Donatis, Raggi e Zingaretti firmano l’ “Alleanza per Roma”

Criteri d’accesso

Possono presentare domanda persone in grave condizione di difficoltà economica, che presentano i seguenti requisiti:

– essere domiciliati sul territorio della Diocesi e/o del Comune di Roma:

– non avere attualmente come nucleo familiare entrate superiori a 600 euro mensili, aumentate di 100 euro per ogni persona convivente;

– essere disoccupati o aver drasticamente ridotto le proprie occasioni di lavoro a causa della crisi Covid-19 (ad esempio dipendenti a tempo determinato ai quali non è stato rinnovato il contratto);

– manifestare una chiara volontà a collaborare attivamente per superare la situazione di emergenza.

Modalità di accesso

Si attuerà un modello di intervento a chiamata, in cui la manifestazione della candidatura avviene nei Presidi Territoriali di Ascolto, un centinaio dislocati nella città, su indicazione dei Centri di ascolto che si trovano nelle 337 parrocchie di Roma e che hanno preso in carico le famiglie durante questa fase di emergenza. Le candidature saranno presentate dai Centri di Ascolto in modalità telematica attraverso l’accesso a una piattaforma dedicata.

Le famiglie ammesse al programma riceveranno un contributo per il sostegno economico da 300 euro fino a un massimo di 600 euro mensili (per famiglie con 5 o più componenti) per un arco temporale di 3 mesi, eventualmente rinnovabili in base all’evoluzione della crisi e della disponibilità del Fondo fino a un massimo di 6 mesi. I Centri di Ascolto attueranno un accompagnamento e un monitoraggio con la presa in carico relazionale dei i beneficiari.

Professionisti nei centri d’ascolto

Sono stati 523 i volontari che si sono preparati per operare nei Presidi Territoriali di Ascolto. Si tratta di persone indicate dai parroci di Roma come “esperti” per accompagnare le famiglie che presentano la richiesta. Molti sono professionisti nell’ambito del sociale -psicologi, educatori, insegnanti – , a cui si affiancano esperti in ambito giuridico e fiscale: avvocati, commercialisti, bancari e appartenenti alle forze dell’ordine.

Nelle ultime settimane hanno seguito una formazione online per conoscere tutti i provvedimenti attivi per sostenere le famiglie. È stato inoltre realizzato il “Manuale operativo sui diritti”, anche questo online e continuamente aggiornato (clicca qui per leggere il manuale). Le persone che si rivolgono ai circa 90 Presidi Territoriali di Ascolto verranno anzitutto indirizzate verso le forme di sostegno che sono attive, questo perché “non si può dare per carità ciò che è dovuto per giustizia”.

Gli altri strumenti di emergenza

Le famiglie che non potranno beneficiare del Fondo “Gesù Divino Lavoratore” verranno indirizzate verso le altre misure attivate dalla Diocesi di Roma per l’emergenza Covid-19. Una serie di iniziative che hanno permesso di distribuire aiuti alimentari a 21 mila nuclei attraverso l’attivazione di 132 punti di distribuzione territoriali.

Dal mese di maggio è inoltre disponibile il Fondo Anticrisi, per garantire piccole somme di supporto al reddito in casi di emergenza per finanziare i nuclei che si trovano in difficoltà per il pagamento delle utenze e dell’affitto.

(Il Faro online)