Coppa Italia, la Juve si prende la finale di Roma. Bonucci: “Per i nostri tifosi”
Pareggio a reti bianche con il Milan che proietta i bianconeri alla partita per la Coppa. Commovente il munito di silenzio con i sanitari italiani
Torino – Una semifinale contratta sia per la Juventus che per il Milan. Poche azioni pericolose, pochi lampi dalle due squadre che hanno riaperto le danze, dopo 90 giorni di stop. Probabilmente è stato proprio questa fermata brusca di tre mesi che ha, comprensibilmente, bloccato le manovre offensive dei bianconeri e dei rossoneri.
Quasi un catenaccio per loro. Difese attente comunque a non lasciar filtrare. Alla fine, è la squadra di Sarri a passare. La Juventus si guadagna la sua 19esima finale di Coppa Italia. Una competizione strana, senza pubblico, quella ripartita questa sera. Una ripartenza tuttavia, piena di emozioni.
Un toccante minuto di silenzio. Alice Carli, Monica Semprini e Franco Riccardini in mezzo al campo, in rappresentanza dei sanitari italiani
Un minuto di silenzio sentito, commosso. Ad aprire l’evento cercato e voluto dal mondo del calcio e dal Governo italiano. Protocolli, richieste, trattative e sguardo sempre attento alla curva dei contagi. Ma alla fine ha trionfato lo sport. E la vita, con esso. Una ripartenza conquistata grazie a chi ogni giorno ha lottato contro il covid-19 in corsia. E allora, come da programma e come da decisione della Lega Serie A e della Federcalcio, anche loro in questo nuovo inizio, destinazione futuro.
C’erano i rappresentanti della Nazionale dell’Emergenza in mezzo al campo. Luci soffuse, quasi buio all’Allianz Stadium, in rispetto al lutto nazionale, evidenziato anche dalle fasce nere che cingevano le braccia dei giocatori. Alice Carli infermiera, Monica Semprini operatrice sanitaria e Franco Riccardini, medico. Fermi, immobili, con chissà quali pensieri e immagini in mente. Facilmente intuibili da tutti. Dolore, sofferenza. Pianti. Ma anche vita, che poi alla fine si è fatta largo tra le corsie degli ospedali. E ancora lotta per vincere in modo definitivo.
Squadre a cerchio in quel momento, insieme agli arbitri. Distanti i giocatori tra loro. E i sanitari italiani a centrocampo, a sentire con i protagonisti della partita quel silenzio assordante. Non solo per dedicare cordoglio e rispetto alle vittime del coronavirus, ma anche quello che proveniva dalle tribune deserte, desertissime. Ne hanno risentito probabilmente i giocatori in partita.
Una situazione nuova per tutti. Ma il calcio è andato avanti, in questa serata di ripartenza. Anche per dare un segnale forte di speranza. Allora ecco il pallone a scivolare sul campo. E allora ecco occasioni più o meno importanti avute. Non è stata una gara entusiasmante sul piano del gioco. Si sono chiuse le due squadre e non hanno mai trovato quel lampo giusto, per sbloccare il risultato. 0 a 0 al termine e con 5 abbondanti minuti di recupero.
Partenza di carattere della Juventus, il Milan soffre e finisce in 10
E’ la Juventus a partire subito con determinazione. La prima chance per andare a gol è proprio dei bianconeri, ma Da Costa non conclude a rete. Fuori il suo tiro insidioso. Più tardi, Ronaldo e Dybala tessano una punizione ammiccante poco vicino al limite dall’area di rigore. Ma il giocatore argentino non trova la rete. Dall’angolo nato dal calcio piazzato, De Ligt manda fuori.
Continua a spingere la Juventus. E nasce l’occasione più importante della partita. L’unica avuta, veramente pericolosa. Il rigore che spenge la partita di Ronaldo. Già. Invece di rimpinguare energia e fluido nuovo al gioco, CR7 prende il palo sinistro e per tutta la partita soffrirà. Una occasione guadagnata e data grazie al Var. Trova il palo Ronaldo e Donnarumma intuisce la traiettoria. Niente da fare. Il destino della gara è segnato sul pareggio. Il Milan finisce subito in 10. Rebic fa un’entrata da arti marziali sul costato di Danilo e l’arbitro sceglie il rosso. Ancora più difficile la gara per i rossoneri. O almeno solo al primo tempo, tutto in salita. Nella ripresa il Milan si è fatto vedere di più, ma senza storia. Tanti i lanci oltre la traversa poi nella prima mezzora.
Ancora Da Costa e poi lo stesso Ronaldo. Dybala passa palla a Da Costa e batte il pallone sui piedi di Conti sul fondo. Il Milan si ritrova tutto sulla sua trequarti a fermare una Juve intensa, ma poco concreta. Forte Donnarumma a respingere e buona la partita del capitano rossonero Romagnoli che non erige un muro in difesa. Bonaventura trova un appiglio personale al 37’ ma viene poi bloccato da De Light, che firma una gara accettabile. Dal limite dell’area il giocatore rossonero ci prova ma l’olandese spenge le speranze del Milan.
Funziona il tridente bianconero messo in campo da Sarri. Si cercano Ronaldo, Dybala e Da Costa risponde agli assist dei compagni, senza trovare fortuna. Due minuti dopo è ancora il portiere rossonero a bloccare. Al 46’ la girata verso la rete di Bonucci fa sussultare i tifosi da casa e il presidente Agnelli in tribuna con mascherina griffata Juventus. De Ligt mette ancora per Ronaldo, ma l’estremo difensore del Milan si fa trovare pronto. Stringe i denti la Juventus con rabbia. Nonostante il gioco espresso, in modo migliore rispetto agli avversari, la rete non arriva.
Una ripresa sulla lunghezza d’onda del primo tempo. L’entrata di Leao vivacizza la manovra del Milan. La Juve sbaglia ancora con Dybala
Nel secondo tempo è il Milan a farsi vedere di più, ma la storia in campo non cambia. Le azioni create non permettono al gioco di decollare, da entrambe le parti che si studiano forse troppo. In ripartenza Bonaventura crossa per Chalanoglu che di testa in tuffo impegna Buffon che esce attento. Dybala subito dopo non trova la porta e viene murato dai giocatori del Milan. Quest’ultimo tesse un cambio azzeccato. Perché Leao impegna più di una volta la difesa bianconera, che però respinge con forza. E’ lo stesso Bonaventura a lasciare il campo. La Juventus si propone con la coppia di attacco Ronaldo – Dybala. Ma Romagnoli ferma il giocatore portoghese in corsa. Tanto, troppo il fraseggio dei due team protagonisti in campo. Un campo verde, verdissimo in mezzo agli spalti vuoti.
Al 20’ del secondo tempo, tante le occasioni della Juventus che non si concretizzano. Leao passa per Kessie e Bonucci blocca in area. Al 66’ la partita è noiosa e stenta a partire come dovrebbe. Ancora Leao si fa vedere in avanti, ma non trova giustizia. La difesa della Juve è sempre lì, in attesa. Funzionano meglio le fasce del Milan e infatti vivacizzano il gioco. E’ più reattiva la squadra di Pioli. Paquetà ci prova di fronte a Buffon ma il campione del mondo non si smentisce e prende il pallone coi guantoni.
Kessie ci prova sugli sviluppi di un’azione da calcio d’angolo, ma niente da fare. Dybala tira in modo potente in porta, ma spara alto. Il giocatore argentino è stato uno dei migliori in campo e nella Juventus. Dopo il periodo buio passato e dopo aver sconfitto il coronavirus personalmente, si fa vedere in campo e spesso in avanti. All’88 Ronaldo filtra per Kedira, ma Donnarumma in area ferma l’entusiasmo dei bianconeri. Poco prima del fischio finale Quadrado manda alto.
Un pareggio fiacco che sta bene ai giocatori della Juventus. Domani Napoli – Inter per decidere la seconda finalista
Finisce così la prima semifinale di Coppa Italia. Il primo trofeo al mondo, giocato dopo il lockdown. Uno 0 a 0 statico e senza lampi entusiasmanti in campo. Ma sono soddisfatti i giocatori bianconeri. Raggiungono la finale che si giocherà mercoledì 17 giugno allo Stadio Olimpico di Roma. Ed è il capitano Bonucci a parlare a margine della gara: “Era importante ricominciare e abbiamo conquistato un nostro ambizioso obiettivo”. Ai microfoni di Raisport, il giocatore della Juve commenta: “Abbiamo provato emozioni strane all’inizio. Toccante il minuto di silenzio – e prosegue, parlando del rigore sbagliato da Ronaldo – anche i grandi a volte possono sbagliare, ma mette sempre scompiglio Cristiano nelle difese avversarie”. E conclude: “Dopo il momento buio, dedichiamo questa gioia ai nostri tifosi che ci hanno seguito da casa”.
JUVENTUS-MILAN 0-0
JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Danilo (86′ Cuadrado), de Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (62′ Rabiot), Matuidi (62′ Khedira); Douglas Costa (62′ Bernardeschi), Dybala, Ronaldo; All. Sarri
MILAN (4-4-1-1): Donnarumma; Conti (88′ Saelemaekers), Kjaer, Romagnoli, Calabria (88′ Laxalt); Paquetà (82′ Colombo), Kessié (82′ Krunic), Bennacer, Calhanoglu; Bonaventura (52′ Leao); Rebic. All. Pioli
Ammoniti: Conti (M), Pjanic (J), Khedira (J)
Espulso Rebic (M) al 16′ per rosso diretto
Al 16′ Cristiano Ronaldo (J) calcia un rigore sul palo
(Il Faro on line)(fotocopertina@JuventusTwitter)