Magia Mertens e il Napoli trova la finale. Insigne: “Con la Juve daremo il massimo”
Basta un pareggio al Napoli per passare il turno di Coppa Italia. 1 a 1 con l’Inter al San Paolo. Sanitari in campo per il minuto di silenzio. Passaggio del turno dedicato a Gattuso
Napoli – L’ha vinta lì la partita il Napoli. Scattava Insigne sulla trequarti e portava palla. Non riusciva l’Inter a contenere la corsa potente del fantasista biancazzurro e il campione della Nazionale Italiana faceva un passaggio decisivo per Mertens. Prendeva palla il compagno di reparto e tirava una bomba raso terra a rete. Lasciava sfilare il portiere dell’Inter, impotente di fronte alla forza dell’azione della squadra di Gattuso.
Ha conquistato un punto importante al 41’ del primo tempo il Napoli e pareggiando si è preso la finale di Coppa Italia. Il gol dell’1 a 1 con l’Inter della semifinale di andata, è stato aggiunto a quello già segnato a San Siro nella gara di andata.
E’ finita in pareggio la partita che ha chiuso il fazzoletto di prime gare del trofeo che porterà alla finale di mercoledì 17 giugno a Roma. Sfiderà la Juventus e Insigne vuole dare tutto allo Stadio Olimpico: “E’ una finale dal sapore speciale – ha detto ai microfoni di Raisport l’attaccante del Napoli – vogliamo fare una prestazione eccellente. Prepareremo la gara nel migliore dei modi”. E poi fa una dedica al suo allenatore: “E’ per il mister la qualificazione”. E ha ringraziato Gattuso: “Voglio ringraziare il mondo del calcio per la vicinanza. E’ stata dura per me e la mia famiglia perdere mai sorella – sempre su Raisport, prosegue – Dedico questa qualifica a lei e ai miei genitori. Ringrazio i ragazzi”. Rino ha perso sua sorella alcune settimane fa e questa sera quel bacio mandato al cielo, al termine del minuto di silenzio era anche per lei. E non solo per le vittime del coronavirus.
Il sentito minuto di silenzio in commemorazione alle vittime del coronavirus. L’infermiere tifoso del Napoli: “In mezzo al campo per tutti i miei colleghi”
Anche al San Paolo si è svolto il commovente minuto di silenzio in rispetto a chi il covid-19 lo ha visto in faccia e purtroppo non ha potuto vincere la sua gara personale. Sempre loro in mezzo al campo. Tre rappresentanti dei medici. Da Torino a Napoli, il ringraziamento è stato all’unisono. Infermiere, medico e operatore sanitario dell’Ospedale Cutugno della città partenopea. E tra di loro anche un tifoso del Napoli, felice di aver partecipato e addolorato per l’emergenza sanitaria che ha portato via tante persone innocenti.
Ad alcune ore dalla sua discesa in campo al San Paolo, Giovanni Broscritto ha dichiarato a Fanpage.it: “Sono molto emozionato, non solo perché tifo Napoli, ma perché questi mesi sono stati davvero difficili. Aver potuto aiutare chi è stato colpito dal coronavirus, anche quando ci siamo dovuti arrendere, è qualcosa che mai mi lascerà. E’ parte della mia vita e della mia carriera”. Parlando degli altri medici ha aggiunto: “Lavorare accanto a loro mi ha reso migliore. Sarà in mezzo al campo soprattutto per i miei colleghi”. Lo ha fatto allora Giovanni nel silenzio assordante di uno stadio vuoto. 60 secondi lunghissimi in cui immagini, dolore, persone, visi, corse in ambulanza e giornate in corsia, sono state ricordate con particolare trasporto.
Attorniati dalle squadre schierate a centrocampo e insieme agli arbitri, anche per questa seconda semifinale di ritorno della Coppa Italia, i rappresentanti della Nazionale dell’Emergenza sono stati onorati. E il rimbombo della voce dello speaker che annunciava la commemorazione prima e ringraziava i sanitari poi, è stato un urlo gigantesco, come fosse stato il boato di una folla assente. E allora le squadre hanno cercato di omaggiare il calcio che è tornato e la vita che deve ripartire.
Subito l’Inter a rete. Svolta della partita per mezzora soltanto. Il Napoli trova il pareggio con un grande contropiede
In apertura l’Inter è andata subito in gol e nel modo più bello, probabilmente. Una rete direttamente su calcio d’angolo. E’ stato Eriksen ad alzare subito il gioco e la voce dei nerazzurri, Ospina, che poi si è fatto perdonare da tifosi e compagni nei minuti successivi, tessendo una gara da campione, lasciava sfilare. Con sospetto tocco di Di Lorenzo. Ci riprovava il team di Conte. Candreva portava palla dalla trequarti del campo e faceva tutto da solo. Ci provava dal limite dell’area, rientrando con il pallone. Al 15’ il tiro andava alto oltre la traversa. La risposta del Napoli è arrivata con una punizione guadagnata dai circa 22 metri dalla porta dell’Inter. In coppia Mertens e Insigne cercavano di ribaltare il risultato. In due volte Insigne ci provava. Prima battendo sulla barriera il tiro e poi riprendendo palla dopo con l’esterno del piede, ma mettendo dall’altra parte. Fuori il tiro al 19’. Al 22’ l’Inter si disimpegnava in area e ancora Candreva cercava la rete. Arrivava Politano a disturbare e il portiere recuperava centimetri e il pallone.
Andava a caccia del pareggio il Napoli. Sempre loro ad inquietare la difesa nerazzurra. Mertens e Insigne. Assist tra i due e quest’ultimo tirava in porta al 26’. Non portava a nulla poi l’angolo calciato dall’Inter. Il pallone andava alto. Lukaku poi, di grande spessore fisico sempre in area, metteva il pallone fuori di qualche metro. Al 28’ l’Inter non trovava l’allungo. E gli avversari prendevano palla con Insigne che con un pericoloso raso terra impauriva l’Inter al 30’. Prima del pareggio trovato con grande insistenza e tattica perfetta, era ancora Lukaku a provarci. Di testa al 32’ trovava l’ottimo Ospina a bloccare. A girare sulla porta, era ancora Insigne a provarci e ci riusciva poi al 41’. Non lui direttamente, che avrebbe probabilmente voluto segnare il suo gol alla ripartenza, ma era Mertens. Tiro insidioso raso terra e gol. Tanto ha fatto il Napoli nei primi 45 minuti. Soprattutto dal 20’ in poi. Prima era stata l’Inter a dettare il gioco.
Ci riprovavano ancora Mertens e Insigne. Senza storia però le due azioni quasi simili tessute per segnare il secondo gol. Prima del fischio parziale, l’Inter ritrovava vigore con Candreva che crossava in area per Brozovic, che cercava poi Young, che metteva ancora per Lukaku. Negli spogliatoi la squadra nerazzurra si portava questo rimpianto.
Esce l’Inter al secondo tempo. E Ospina fa il fenomeno. Lukaku potente in area e Biraghi fa male dalla fascia
Nel secondo tempo il Napoli si è rilassato, e nonostante dei primi minuti sulla scia del primo tempo, è stata l’Inter a provarci. E infatti Ospina ha dovuto parare tanti tiri pericolosi. Candreva veniva fermato in fuorigioco al 69’ e Sanchez più tardi tesseva un’azione da brividi per i nerazzurri. Tiro potente poi e fuori di lato. 75 i minuti giocati e dalla fascia sinistra, destinazione porta del Napoli, Biraghi trovava tanti spazi importanti. Tre le occasioni avute. Lui stesso concludeva una bella azione di alto impatto tecnico. In cerca di varchi da bucare, l’Inter non trovava però nulla al 78’. Faceva un miracolo poi Ospina all’82. Fraseggio davanti all’area di rigore di un Inter che pressava di più davanti. Eriksen tirava in porta. Biraghi crossava sul fondo per Lukaku che all’83 metteva alto di testa. Ma nulla l’Inter non riusciva a sfondare la manovra di un Napoli che si è chiuso. E guidato da un immenso Ospina, che bloccava un tentativo al 92’, il team partenopea scivolava in finale di Coppa Italia.
1 a 1 il risultato finale al San Paolo. Più un gol per il Napoli già vincitore all’andata. Mercoledì la squadra del presidente De Laurentis giocherà la sua decima finale della storia. La seconda volta contro la Juventus. Vincerà? Insigne aspetta di segnare..
Napoli-Inter 1-1
3′ Eriksen (I), 41′ Mertens (N)
Napoli (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Hysaj; Zielinski (85′ Allan), Demme, Elmas (65′ Fabian); Politano (65′ Callejon), Mertens (74′ Milik), Insigne (85′ Younes). All. Gattuso
Inter (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij (88′ Ranocchia), Bastoni; Candreva (72′ Moses), Barella, Brozovic, Young (72′ Biraghi); Eriksen (88′ Sensi); Lukaku, Lautaro (72′ Sanchez). All. Conte
Ammoniti: Young (I), de Vrij (I), Ospina (N)
(Il Faro on line)